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  Mostre ed Eventi Artistici

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Subject Mostre ed incontri artistici - Ottobre 2015
Messaggio di Gino il lunedì 28 settembre 2015 alle 19:06   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

 

 

CHINE

Giovedì 8 ottobre  presso  Movimento Aperto, in via Duomo 290/c, Napoli si inaugura la mostra personale CHINE di  LUIGI PAGANO .La mostra resterà aperta fino al 5 novembre, lunedì e martedì dalle 17 alle 19 ,giovedì dalle ore 10.30 alle 12.30 e su appuntamento.La mostra è inserita nella XI Giornata del Contemporaneo AMACI e nel Week-end del Contemporaneo, promosso dal museo MADRE e quindi resterà aperta sabato 10 ottobre, dalle 17 alle 19.

In mostra una serie di cinque opere realizzate su carta di riso, un trittico ed una serie di piccole opere su carta Fabriano ed infine una serie di pietre di carta “ attraverso cui l’artista blocca un gesto performativo restituendo la tridimensionalità delle pieghe e la profondità dei chiaroscuri” scrive Chiara Pirozzi , nel testo introduttivo, di seguito riportato integralmente.

 

Il corpus di opere presentato da Luigi Pagano per questa mostra propone una serie di lavori inediti che descrivono, anche attraverso una precisa uniformità, la nuova ricerca condotta dall’artista negli ultimi anni, in particolare sull’utilizzo della carta come materiale di supporto al bianco/nero e all’inchiostro di china.

La mostra presenza una serie di cinque opere realizzate su carta di riso, materiale recuperato dall’artista durante una residenza nella città di Hangzou, in Cina; i lavori testimoniano lo stretto rapporto, che da sempre caratterizza i lavori di Luigi Pagano, tra la potenza del gesto esecutivo e l’inevitabile casualità della traccia. Il risultato è un forte legame tra azione e segno, una relazione che in questo caso, grazie all’uso della carta di riso, non esclude le qualità e le caratteristiche del supporto utilizzato. Nonostante l’artista governi i propri gesti proponendo una serie di forme ricorrenti - spesso recuperate dall’anatomia umana, animale e vegetale - le Chine di Luigi Pagano assecondano, infatti, le proprietà fisiche della carta di riso, penetrano con l’inchiostro le capillarità della materia, vivificandola come fosse nutrimento linfatico.

La mostra continua proponendo un trittico e una serie di piccole chine, entrambi realizzati su carta Fabriano; in questo caso, il gesto dell’artista sembra restituirsi in modo più lento, non più dominato dalla “invadenza” del supporto, bensì interessato all’indagare linee, forme e sovrapposizioni di ombre.

La mostra si chiude con l’esposizione della serie di pietre di carta attraverso cui l’artista blocca un gesto performativo restituendo la tridimensionalità delle pieghe e la profondità dei chiaroscuri.

Chine di Luigi Pagano descrive un processo di apparizione di segni che emergono dal bianco della carta.

La mostra Chine espone un rimando a tecniche e tradizioni che si perdono nella storia di culture lontane, è un racconto in bianco e nero di gesti lenti e di attese: l’attesa che l’inchiostro di posi e si fissi sulla carta esibendo se stesso.”

 

 

 

 

Info: 3332229274 - ilia.tufano@libero.it      l.pagano63@libero.it

 



Messaggio di Gino il martedì 29 settembre 2015 alle 09:58   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il giovedì 1 ottobre 2015 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
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1/10/2015

Ma Dan

Al Blu di Prussia, Napoli

Half Dream - Flower Blooming. Personale


 

sintesi del comunicato stampa

Calate in un'atmosfera di tranquillita' inesplicabile, quasi come in un sogno, le pitture di Ma Dan guidano lo spettatore nell'innocenza dell'artista e in uno scintillante e verde mondo idilliaco che deriva dagli scenari della nativa Yunnan, ma soprattutto da molti dei suoi bei sogni esotici. Con dei delicati tocchi di pennello, Ma Dan ricostruisce i suoi sogni riportandoli alla loro forma d'origine. Presenza costante dei paesaggi bucolici di Ma Dan e' una piccola bambina vestita di rosso della quale non si vede mai il volto e che e' da considerarsi, probabilmente e significativamente, l'autoritratto ed alter ego dell'artista; una figura sola, piccola e pura che e' la chiave d'accesso ai suoi sogni o il passaggio che conduce nel regno del suo subconscio.



Messaggio di Gino il giovedì 1 ottobre 2015 alle 18:41   -  forum administrator-  forum moderator
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2/10/2015

Fabio & Paolo Lastrucci

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Liberare Stereotipi Dopandoli. Gli artisti "quando lavorano insieme usano le mani. Ritagliano. Incollano. Assemblano deliziosi patchwwork pop-psichedelici".


 

comunicato stampa

a cura di sarajevo supermarket TemporaryAutonomousZone

Nei romanzi di Philip Kindred Dick davanti alla catastrofe si salva, e tiene in piedi l'"universo", chi è capace di usare le mani. Sempre nei testi dell'autore di Ubik spesso la realtà scivola via, si confonde con altre dimensioni e si frantuma in mille pezzi.

Per la Meccanica quantistica siamo macchine che producono realtà. Tutto questo per dire della Napoli di oggi. Un Universo che cade a pezzi. Una città bladerunniana dove più livelli convivono e collidono. Una città che se la osservi ti sembra di guardare attraverso la lente rotta di un caleidoscopio esploso. Un puzzle senza soluzione. Un luogo dove si aprono voragini e intercapedini che chiedono di essere esplorate e vissute. Porte che si aprono su dimensioni parallele. Un posto che magicamente induce a fabbricare e frequentare altre realtà.

Tutto questo per dire di Fabio e Paolo Lastrucci che a Napoli lavorano e producono realtà. Artisti visivi. Molto diversi tra loro. La produzione di Paolo è intima e scarna. Tesa a svelare l'essenza/assenza delle cose. Fabio, ormai votato alla scrittura con la pubblicazione di romanzi, racconti e saggi, frequenta la letteratura di genere. Usa e studia linguaggi "convenzionali" svelandone le potenzialità. Pur frequentando gli stessi locali e passeggiando per le stesse strade vivono in due città diverse. Quando lavorano insieme usano le mani. Ritagliano. Incollano. Assemblano deliziosi patchwwork pop-psichedelici.

Tutto questo per dire di Liberare Stereotipi Dopandoli che è l'ultima fatica in coppia dei fratelli Lastrucci. Un Totò metallico circondato da mani che ne iconizzano la gestualità. Un potente Ex-voto. Uno stereotipo drogato. Un omaggio irriverente. Una trasfigurazione. Ma soprattutto luogo dove dialogano due sensibilità distanti. Grazie al gioco di mani degli autori. Gioco di mani che con perizia assembla materiali ma anche esistenze e visioni. Cosa c'è di meglio del principe Antonio De Curtis in acido per tenere insieme gli universi che si scollano?

Inaugurazione venerdì 2 ottobre ore 19

Gino Ramaglia - Artisti in vetrina
via Broggia, 10 - Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 2 ottobre 2015 alle 08:46   -  forum administrator-  forum moderator
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2/10/2015

Daniel Knorr

Galleria Fonti, Napoli

veni vidi Napoli. Knorr coglie la storia, generando forma e sostanza dal nulla. Le sue sculture traggono forza evocativa non dal loro aspetto, ma dall'intima aura di un passato che rapidamente svanisce.


 

comunicato stampa

La Galleria Fonti è lieta di presentare la terza mostra personale dell'artista Daniel Knorr. In mostra due gruppi di nuove opere: Depression Elevation e Capillaire.

Capillaire si compone di una serie di tubi in resina acrilica che contengono diverse tipologie di veleno e che si dispongono in cerchio nella prima stanza della galleria.
Il titolo si riferisce ai vasi capillari del corpo. L'architettura - la galleria - potrebbe essere vista come il prolungamento del corpo dello Stato. Infatti l'architettura corrisponde alla standardizzazione statale ed incorpora una struttura biopolitica. Un veleno può essere presente in un corpo per diverse ragioni. Può essere utilizzato come così detto anticorpo in modo da supportare il sistema immunitario e distruggere "corpi estranei" come virus o batteri pericolosi; ma allo stesso tempo può essere pericoloso in un corpo se la sua concentrazione è più alta di quanto è raccomandato. Proseguendo con l'analogia con lo Stato, mentre da un lato il veleno controlla la società, allo stesso tempo dall'altro lato può essere pericoloso se sfugge al controllo. (Il veleno si utilizza anche per le vene "cattive" nel corpo dello Stato, vale a dire i terroristi e le strutture anti governative: l'anticorpo come "vaccino" necessario nel gioco del governo.)

Il veleno utilizzato ha il ruolo di modellare la forma della storia in relazione al proprio contesto sociale, politico e culturale. I veleni sono stati usati per uccidere statisti (Napoleone con l'Arsenico), o per controllare i dimostranti durante le sommosse (Pompidou utilizzò il gas lacrimogeno contro gli studenti nel 1968), o per il controllo sulle nascite (Atropa Beladona come agente abortivo nell'est Europa), o Brugmansia come strumento educativo per bambini cattivi (West Amazone - Chile), giusto per citarne alcuni.
I veleni sono strumenti di progettazione e rappresentano un tipo di struttura biopolitica della nostra società: l'opera Capillaire ne esamina il grande utilizzo nel nostro comune "corpo storico".

In Depression Elevations, serie esposta nella seconda stanza della galleria, Daniel Knorr analizza la superficie del paesaggio urbano mediante una serie di calchi in resina presi dalle "impressioni" che si trovano sulle strade delle città.
L'interesse topografico di Knorr è biopolitico; se è vero che un'infrastruttura è realizzata dallo stato per facilitare i collegamenti, è anche vero che essa abolisce i movimenti sociali ed impone dei parametri su di una popolazione. La vasta e complessa rete stradale della città lascia un indelebile traccia sulla vasta, distesa pianta delle città, generando un paesaggio culturale dominato da macchine ed estensione urbana.

Gli avvallamenti delle strade, comunque, consumate dai segni del tempo e dall'utilizzo dell'uomo, forniscono una piccola impronta del passato della città. Nel fare i calchi di pozzanghere e buche, Knorr coglie la storia, generando forma e sostanza letteralmente dal nulla. Le sculture così prodotte traggono forza evocativa non dal loro innegabile bell'aspetto, ma dall'intima aura di un passato che rapidamente svanisce.

Inaugurazione 2 ottobre ore 17

Galleria Fonti
via Chiaia, 229 Napoli
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì ore 11-14 / 16–20
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 2 ottobre 2015 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
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2/10/2015

Convino

Anywhere Art Company, Napoli

12 tags d'artista. Dodici autori sono stati coinvolti nella realizzazione di un'opera ispirata dalle sensazioni, dai profumi e dal magico incanto che il vino trasmette.


 

comunicato stampa

a cura di Marco Amore

Venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 18:00, presso la Galleria Anywhere Art Company, in via Mezzocannone 31, a Napoli, si inaugura la mostra Convino. 12 tags d’artista. L’esposizione, che apre la nuova stagione dello spazio diretto dall’architetto Armando Minopoli, intende esplorare il profondo e antico legame tra l’arte visiva e l’arte della viticoltura. Dodici autori, diversi per vicende, orientamento, origine e cultura, sono stati coinvolti nella realizzazione di un’opera ispirata dalle sensazioni, dai profumi e dal magico incanto che il vino trasmette. I lavori di Guido Airoldi, Giuseppe Ambrosio, Domenico Balsamo, Mario Cicalese, Michele De Luca, Jacopo Dimastrogiovanni, Suada Elisbar, Stefano Frascarelli, Sergej Glinkov, Franco Nuti, Lello Torchia e Angelo Zanella, col supporto di una pregevole azienda vinicola del beneventano, sono diventati le etichette di un nobile vino del Monte Taburno, prodotto per l’occasione in edizione limitata.

Nel breve testo che accompagna la mostra, il curatore Marco Amore, oltre a delineare l’importante ruolo che il vino ha avuto nella cultura di molte aree del mondo, dall’antichità fino ai nostri giorni, ci rammenta: … quel che accomuna arte e bevanda è la continua ricerca di un orizzonte: qualcosa in grado di proiettare finanche il logos del nostro inconscio sull’idillio del mondo esterno, di edificare un ponte a tutti gli effetti – una sorta di mistica sympatheia – tra ciò che è fuori e ciò che si cela dentro di noi.

Anywhere, sabato 10 ottobre 2015, aderisce all’Undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.

Inaugurazione 2 ottobre ore 18

Anywhere Art Company
via Mezzocannone, 31 (c/o Studio Ottocon) Napoli
lunedì al venerdì previo appuntamento
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 2 ottobre 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 2 al 15 ottobre 2015

Fabio & Paolo Lastrucci - Liberare Stereotipi Dopandoli

“Liberare Stereotipi Dopandoli”
 [Vedi la foto originale]
GALLERIA GINO RAMAGLIA
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Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
info@ginoramaglia.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

doppia personale
orario: Da venerdì a Venerdi ore 9.00 - 20.00
Domenica chiusi
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 2 ottobre 2015. Start ore 19.00
curatori: Giovanni Franco
autori: Fabio Lastrucci, Paolo Lastrucci
patrocini: Accademia di Belle Arti Napoli
genere: arte contemporanea, performance - happening, doppia personale


Messaggio di Gino il venerdì 2 ottobre 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 3 ottobre al 10 novembre 2015

Jack Pierson - Cara Domani


 [Vedi la foto originale]
NEA ART GALLERY
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Via Santa Maria Di Costantinopoli 53 (80142)
Napoli
+39 081451358
info@neartgallery.it
www.neartgallery.it
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individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

54 opere inedite del fotografo americano per la mostra-omaggio voluta dal designer Ernesto Esposito allo Spazio Nea di Napoli. La testimonianza di una lunga amicizia attraverso un racconto fotografico.
orario: da lunedì a domenica dalle 9,00 alle 2,00 am
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 3 ottobre 2015. ore 10.00
catalogo: in galleria. a cura di Ernesto Esposito, con testi di Eugenio Viola, Iemme Edizioni
autori: Jack Pierson
genere: fotografia, personale


Messaggio di Gino il sabato 3 ottobre 2015 alle 09:01   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 3 al 13 ottobre 2015

Isotta Bellomunno - Latte di Mamma


 [Vedi la foto originale]
CASTEL DELL'OVO
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Via Luculliana (80132)
casteldellovo@comune.napoli.it
www.comune.napoli.it
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Eventi in corso nei dintorni

La mostra “Latte di mamma” sarà un’esposizione di molteplici opere - disegni, fotografie, istallazioni, performance – attraverso le quali l'artista opera una trasposizione personale dell'essenza più intima e profonda del “femminile”, sviscerandolo tra religiosità, credenza popolare, mitologia
biglietti: free admittance
vernissage: 3 ottobre 2015. h 17
ufficio stampa: comunicazione@annacarlatredici.com
curatori: Chiara Reale
autori: Isotta Bellomunno
genere: arte contemporanea, personale
web: www.isottabellomunno.com


Messaggio di Gino il sabato 3 ottobre 2015 alle 09:02   -  forum administrator-  forum moderator
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3/10/2015

Salvatore Liguori

Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C., Baronissi (SA)

Il racconto, le immagini. Al centro dell'esercizio della pittura Liguori pone il colore, come elemento essenziale inteso come percezione della propria identita', dei suoi luoghi.


 

comunicato stampa

a cura di Marcella Ferro e da Giuseppe Rescigno

Sabato 3 ottobre, alle ore 19:00, il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, l’assessore alla cultura Emanuela Migliore e Massimo Bignardi direttore del Museo Frac, presenteranno, nella sale delle conferenze del FRAC di Baronissi, la mostra antologica dedicata all’artista Salvatore Liguori dal suggestivo titolo Il racconto, le immagini.
Si tratta di un’antologica – la prima dopo la sua scomparsa - dedicata all’artista che ha operato a Mercato San Severino sin dagli anni Cinquanta.

Curata da Marcella Ferro e da Giuseppe Rescigno, la mostra si avvale della collaborazione degli eredi e dei collezionisti che con il loro prestito hanno offerto l’occasione per raccogliere un numero considerevole di dipinti. Quaranta opere, principalmente tele, che tracciano un percorso di esperienze partecipi della vivacità del confronto che ha animato il dibattito critico tra gli anni Cinquanta e Novanta, nella difficile dialettica tra figurazione ed astrazione lirico ed informale che accendeva gli immediati decenni del secondo dopoguerra.

“L’attenzione che l’Amministrazione comunale di Baronissi – scrive il Sindaco Gianfranco Valiante nella premessa al catalogo – rivolge alla storia culturale dell’intera Valle dell’Irno, attraverso la puntuale azione di ricerca, di studio e di promozione svolta dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, oggi si segnala per una maggiore messa a fuoco delle personalità che hanno operato in tale contesto nei decenni Sessanta e Settanta: lo è stato dapprima con la mostra dedicata alle esperienze di Taide, uno spazio culturale che ha aperto il dibattito alla contemporaneità, poi con la grande antologica dedicata ad Ugo Marano, successivamente con quella di Silvio D’Antonio. Sono momenti significativi e caratterizzanti di una strategia culturale che guarda alla propria identità, per comprenderla e trasferirla alle nuove generazioni. Su questa linea si pone l’omaggio che il Museo-FRAC oggi fa al maestro Salvatore Liguori, personalità artistica attiva a Mercato San Severino sin dagli anni Cinquanta. Un artista la cui pittura trascrive i luoghi della sua quotidianità, conferendo loro non il senso di adesione all’immagine della realtà, bensì a dimensione avvolta nel sogno, sul filo della fantasia, ricca di colori che accendono di nuova luminosità il dipinto. La piccola antologica dedicata al Maestro Liguori, a pochi anni dalla sua scomparsa, è un atto sentito, quale espressione della necessità di restituire una tessera importante, rimasta fino ad oggi poco nota, in sostanza al grande mosaico che disegna la nostra identità”.

“Al centro dell’esercizio della pittura Liguori pone il colore, come elemento essenziale - afferma Marcella Ferro - un colore che gli apparteneva profondamente, come percezione della propria identità, dei suoi luoghi: Liguori sarà, profondamente, pittore di paesaggio e di nature morte”.

SALVATORE LIGUORI è nato a Mercato S. Severino in provincia di Salerno, il 6 giugno 1935. È erede della tradizione familiare di pittori e decoratori, tra questi Girolamo (1873 – 1944) e Vincenzo (1878 – 1960) Liguori, titolari di una fiorente imprese attiva dai primi del Novecento, dopo il rientro dall’Argentina, in moltissime chiese nonché case e dimore nobiliari della Campania e della Calabria. Il nome di Girolamo compare nel concorso per il pensionato a Napoli, bandito dalla Provincia di Salerno nel 1891; allo stesso il Comune di Mercato San Severino affida l’incarico, nel 1892, di riprodurre gli emblemi comunali.
Il giovanissimo Salvatore apprende la pittura presso la studio del fratello Mario nei primi anni Cinquanta; poi con lo scultore Antonio Rega, inseguito divenuto preside del Liceo Artistico di Salerno; frequenta l'Istituto d'Arte di Napoli, la sezione Pittura quale allievo del pittore pugliese Carlo Striccoli. Dopo il diploma si iscrive all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Molte le presenze a rassegne e collettive, in ambito soprattutto regionale, tra queste si segnalano il Premio Napoli, 1959; la Collettiva alla Galleria La Seggiola di Salerno del 1965 presentata da Filiberto Menna; il primo premio MCM, a lui assegnato nel 1967; le mostre allestite nell’Exofficina a Mercato S.. Severino negli anni Novanta.
Ha insegnato per diversi anni “Disegno dal vero” presso l’lstituto Statale d'Arte di Salerno. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private, tra queste il Comune di Salerno, la Galleria delle MCM di Napoli, i Comuni di Agropoli, Solofra. Muore a Mercato S. Severino nel 2013.

“NANNA” UNA NOTTE AL MUSEO

Giornata F@Mu: per i bambini “nanna” nei sacchi a pelo al Museo-Frac di Baronissi

In occasione di F@Mu - Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo - gli esperti di didattica dell’Associazione Fonderie Culturali invitano i bambini (4-12 anni) a sperimentare un’inedita “Nanna” al Mueo-FRaC di Baronissi. Dalle ore 21.00 del 3 ottobre, subito dopo l’inaugurazione della mostra dedicata a Salvatore Liguori, muniti di torcia elettrica, i piccoli visitatori potranno splorare il Museo in compagnia dei loro genitori, e divertirsi con una caccia al tesoro notturna alla ricerca di indizi, tracce misteriose, prove da superare ed enigmi da risolvere.
In esclusiva saranno proiettati anche due episodi inediti di Matì e Dadà, il primo cartoon coprodotto da Achtoons e Rai Fiction ad occuparsi di arte a misura di bambino. E dopo aver dormito nei sacchi a pelo, al mattino colazione... “artistica” per tutti! (Max 25 bambini, minimo 1 genitore ogni 4 bambini.). Ogni bambino dovrà portare: sacco a pelo, cuscino, tuta/pigiama, ciabatte, effetti per igiene personale, torcia.
- Dove: Museo FraC, Convento Francescano SS. Trinità, 84081- Baronissi. Prenotazioni obbligatoria: whatsapp: 3277559783 - email: museofrac@fonderieculturali.it

Inaugurazione sabato 3 ottobre ore 19:00

Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C.
via Convento 089 828210 Baronissi
lunedì - giovedì ore 9:00/12:30 lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 17.30/22.30
ingresso libero



Messaggio di Gino il sabato 3 ottobre 2015 alle 09:05   -  forum administrator-  forum moderator
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La mostra di Viktor Blanc intitolata “La ville morte” presso la Fondazione Foucault (Piazza Vanvitelli 1, Napoli), a cura di Viktor Grobheiten, proporrà gli ultimi lavori del fotografo francese alla sua prima personale in Italia.
Grobheiten scrive nella presentazione in catalogo “Ancora una volta Napoli, ma stavolta come emblema delle città morte. Blanc, utilizzando un emozionante e fluido bianconero, coglie tutti i segnali del crepuscolo che il contenitore urbano mostra solo ai più audaci. La consunzione che impone il tempo è investigata e bloccata ad uso di un fruitore che ormai è abituato al maquillage e all’oblivisci piuttosto che al memento mori”.
Viktor Blanc è nato a Rennes in Bretagna nel 1960. Suoi lavori sono nei grandi musei europei dedicati alla fotografia. Una cospicua collezione delle sue opere si trova presso il Centre National de la Photographie di Brest. Ha tenuto numerose mostre. Da ricordare la recente personale presso Galerie Inneren Auge di Stuttgart.     



Messaggio di Gino il lunedì 5 ottobre 2015 alle 10:14   -  forum administrator-  forum moderator
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L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte
A cura di Achille Bonito Oliva

Maurizio Elettrico
Cibum deorum

Castel Sant’Elmo, Napoli
(11 ottobre-11 novembre)

INAUGURAZIONE
Sabato 10 Ottobre 2015, ore 17

Nell’ambito del grande evento espositivo L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva, diffuso in tutta Italia con il coinvolgimento di oltre 30 artisti chiamati a realizzare opere ispirate al soggetto iconografico dell’albero della cuccagna, Maurizio Elettrico presenta, a Castel Sant’Elmo, un’imponente scultura da titolo Cibum deorum, liberamente ispirata all’albero della cuccagna e ai suoi arcaici riferimenti ai riti di fertilità.

L’ installazione prende ispirazione dalla saga fantasy Lo scoiattolo e il Graal, in corso di pubblicazione, redatta da Maurizio Elettrico e fonte di una complessa serie di produzioni multimediali. Cibum deorum è un opera dedicata al cibo e alla sua intima dialettica tra la vita e il suo godimento, in particolare, cercherà di restituire gli splendori delle tavole imbandite già presenti ne Lo scoiattolo e il Graal e di rievocare l’atmosfera di alcune visionarie descrizioni gastronomiche.

L’architettura dell’opera si compone essenzialmente di un elemento femminile orizzontale, la grande tavola imbandita, e uno maschile verticale, l’albero della cuccagna vero e proprio, un pennone di circa sette metri di altezza, luoghi epifanici, dove si manifestano le presenze letterarie dell’immaginario dell’artista.

Gli oggetti che arrederanno questa scultura, realizzati in silicone e altri materiali, appariranno bizzarri e alieni, quasi che a mangiare su quella tavola non ci siano esseri umani ma dei o demoni. Un transumanesimo culinario che trova testimonianza nell’incredibile tavolata di compleanno del pontefice Paolo VIII - raccontata nel primo volume della saga Lo scoiattolo e il Graal - una creatura dai mille poteri soprannaturali e dagli infiniti appetiti:

La regale tavolata all’aperto consisteva in un velo d’acqua, un tapis roulant in cui i flutti purificati dello stesso Tevere scorrevano come quelli del più dolce ruscello, profumato con essenze di rose e iris. Su questa tovaglia di acqua corrente procedevano lentamente le ricche vivande. Ve ne erano per tutti i gusti: insalate di cervelli di scimmia con zenzero e petali di rosa, tuberi lessati di topinambur, monstera, ninfea, dalia, asfodelo, conditi con aceto di mele e foglie di nasturzio, una salamandra del Giappone lunga due metri cotta in un brodo di bacche di corniolo e aromatizzata con rametti di abrotano, pitoni marinati in latte di yak fermentato, pastelle fritte con polpa di femore di rana, avannotti di anguilla edulcorati con sciroppo d'acero, carni di mammiferi preistorici con salse di sorbe, uova di gabbiano bollite in tè d’ibisco.’

La manifestazione si svolge con il patrocinio di EXPO Milano 2015 e vede coinvolti il Polo museale della Campania insieme alla Fondazione Morra con la Regione Campania.

L’installazione viene presentata in occasione della XI edizione della Giornata del contemporaneo promossa da

INFORMAZIONI

Sede: Castel Sant'Elmo
Napoli, Via Tito Angelini, 22
pm-cam.santelmo@beniculturali.it

Date: 11 ottobre-11 novembre 2015
Orario: 8.30 - 19.30; martedì chiuso
Ingresso: € 5,00

A cura di Achille Bonito Oliva

Visite guidate sabato 17 e giovedì 22 ottobre ore 10.30
OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE tel. 081.440438
info@progettomuseo.com

Ufficio Stampa

Polo museale, Simona Golia, tel. 081.2294478
pm-cam.uffstampa@beniculturali.it
www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Fondazione Morra, Tel +39 081 5641655 / Fax +39 0815641494
info@fondazionemorra.org
www.fondazionemorra.org

CASTEL SANT’ELMO

Le prime notizie relative a Castel Sant'Elmo lo indicano, intorno al 1275, come una residenza fortificata angioina, denominata Belforte; fu successivamente Roberto d'Angiò nel 1329 a volere l'ampliamento del palatium e l'incarico fu affidato a Tino di Camaino, allora impegnato nella costruzione della vicina Certosa di San Martino. L'attuale configurazione con l'impianto stellare a sei punte si deve invece alla ricostruzione cinquecentesca, voluta, tra il 1537 e il 1547, da Don Pedro de Toledo durante il viceregno spagnolo. Il progetto fu realizzato dall'architetto militare spagnolo Pedro Luis Escrivà. Il primo castellano di Sant'Elmo fu don Pedro de Toledo, cugino del viceré, morto nel 1558, il cui monumento funerario è conservato nella sagrestia della chiesa, situata sulla Piazza d’Armi del Castello. Il castello è stato spesso utilizzato nel corso dei secoli successivi come carcere, vi furono rinchiusi Tommaso Campanella, accusato di eresia e più tardi i patrioti della rivoluzione napoletana del 1799 come Gennaro Serra, Mario Pagano e Luigia Sanfelice. Dopo essere stato presidio borbonico è stato carcere militare fino al 1952. Successivamente la fortezza è passata al Demanio militare fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio un imponente intervento di restauro ad opera del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania. I lavori  hanno reso possibile il recupero dell'originaria struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i camminamenti di ronda e gli ambienti sotterranei, dove è stato realizzato un grande Auditorium. Nel 1982 il complesso monumentale è stato affidato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli. Oggi il castello è sede degli uffici della Direzione del Polo museale della Campania .

Il Castello è stato sede negli ultimi trent'anni di numerose manifestazioni espositive di arte antica e contemporanea: Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Ritorno al Barocco,Battistello Caracciolo, Aeropittura, Fuori dall’ombra, Pino Pascali, Grande Opera Italiana, Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, Castelli in aria, a cui vanno aggiunte le mostre dedicate alla fotografia e le manifestazioni sul fumetto. A Sant’Elmo si a svolge anche una intensa attività di rassegne musicali (classica, jazz, pop), di cinema e di teatro. E ciò che rende unico questo sito monumentale sono gli spalti, dai quali si ammira uno spettacolare panorama di tutto il territorio circostante, dalle isole al Vesuvio, dai Campi Flegrei ai monti del Matese.

Nel 2010, è stato allestito il Museo ‘Novecento a Napoli. Per un museo in progress’, con l’ intento di dare una visione il più possibile completa e rigorosa di quanto, nel corso di quasi un secolo, è accaduto  nella cultura cittadina attenta alle grandi spinte di rinnovamento e al convulso succedersi di movimenti e poetiche caratteristico dell’arte dell’ultimo secolo. La collezione del museo è formata sia da opere di proprietà pubblica sia da donazioni degli artisti o degli eredi, e di prestiti a lungo termine ‘in comodato’ da parte di collezionisti, dimostrando la grande partecipazione con la quale la città ha creduto in questo progetto.

La presenza del Museo del Novecento ha consolidato la vocazione del Castello come centro di ricerca e sperimentazione: vi si svolgono incontri su temi e problematiche collegate alla cultura contemporanea e, dal 2011, è stato istituito il concorso internazionale per giovani artisti “Un’opera per il Castello” che premia il progetto artistico più meritevole e ne finanzia la realizzazione. Le opere site specific dei vincitori del Concorso, Daniela Di Maro, Rosy Rox, Gian Maria Tosatti, il collettivo Le Jardin, si inseriscono nella serie di installazione che artisti già affermati hanno realizzato per Castel Sant’Elmo, da Eugenio Giliberti a Giancarlo Neri, da Mimmo Paladino a Sergio Fermariello. Oggi il Castello è un punto di riferimento importante nella vita culturale della città e protagonista sulla scena contemporanea, non solo italiana, anche per l’attività di documentazione e produzione.



Messaggio di Gino il martedì 6 ottobre 2015 alle 08:42   -  forum administrator-  forum moderator
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6/10/2015

Beatrice Zappia

Fonoteca, Napoli

Rassegna Human Portraits. Il suo e' un segno in apparenza realistico, ma in realta' teso ad una sottile metaforizzazione degli spazi, il colore e' in genere monocromo e notturno.


 

comunicato stampa

Racconti sulla pelle
Il mio percorso artistico ha da sempre seguito la grande fascinazione dei luoghi, legata alla loro connotazione energetica, intesa in chiave fengshuiana, ma soprattutto alla loro magica essenza di contenitori delle nostre memorie e dei nostri desideri più profondi. In questi ultimi lavori il luogo di osservazione è diventato la pelle che è sempre stata l’organo di connessione con il mondo esterno, luogo di rispecchiamento di vissuti, emozioni, scelte, desideri; il tatuaggio rappresenta l’emblema di questa sua vocazione. E così ogni centimetro della nostra pelle diventa un racconto, più o meno consapevole, delle nostre storie, sorprendente geometria della nostra anima . Il tema dell'incidere sulla pelle come potente mezzo espressivo esiste ed è sempre esistito in tutte le tradizioni culturali ad ogni latitudine. Gli interpreti del Butho si dipingono di bianco e spesso riproducono finte cicatrici mimando ogni sorta di esasperazione emotiva.

Bio
Beatrice Zappia nasce il 21 marzo del1970 a Napoli, dove vive e lavora.
Nel 2000 si laurea con lode in Architettura alla 'Federico II' di Napoli, seguendo poi un approccio olistico all'architettura, incentrato sullo studio del Feng Shui e delle energie sottili intrinseche a luoghi, forme, colori, materiali, immagini. Nel 2010 si diploma alla Scuola Italiana di Architettura FengShui di Verona.
La sua ricerca pittorica declina in chiave artistica i temi propri del Feng Shui: cromatismi, composizioni, immagini svelano risonanze profonde, diventando ‘luoghi’ di scoperta, di riconoscimento.

Forte l’ispirazione alle tesi della critica Giuliana Bruno:
“I luoghi sono come persone: è l’emozione a farceli incontrare... raccogliendo le nostre memorie e i nostri desideri profondi, ci consentono di viaggiare alla scoperta della nostra geografia interiore”

Il critico G.Agnisola ne descrive‘… un segno in apparenza realistico, in realtà teso ad una sottile metaforizzazione degli spazi, un colore in genere monocromo e notturno, eppure caldo, intimista, si direbbe filtrato dalla memoria…romanticismo e annotazione descrittiva sono sottesi da un riflesso psicologico, in cui l’artista esercita come un sottile rispecchiamento di sé, dei suoi incanti, della sua cultura, della sua vita’

Inaugurazione 6 ottobre

Fonoteca
via Morghen, 31/c Napoli
mar-gio 12-1, ven e sab 12-2, lun e dom 18-1
ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 6 ottobre 2015 alle 08:43   -  forum administrator-  forum moderator
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6/10/2015

Alessandro Chetta

Banca Popolare del Mediterraneo, Napoli

Eutopia - Istruzioni per l'uso. Chetta ha costruito un continente ideale seguendo personali canoni del desiderio attraverso ritagli di mappe riguardanti citta', isole, luoghi del mondo.


 

comunicato stampa

Martedì 6 ottobre, alle ore 18.30, presso l’ArtPoint della Banca Popolare del Mediterraneo in via Depretis 51 a Napoli verrà inaugurata la mostra di Alessandro Chetta dal titolo ‘Eutopia, istruzioni per l’uso’ nell’ambito della rassegna ‘Facciamo i conti con l’arte’ a cura di ResetArt, promossa da BpMed e presentata da Gianni Nappa.

CONCEPT
Il progetto EUTOPIA, ossia eu (buono) e utopia, luogo che non c’è, si concretizza, in primis, in una mappa cartacea, una cartina geografica, su cui Chetta ha costruito un continente ideale seguendo personali canoni del desiderio attraverso un gran numero di ritagli da altre mappe sempre cartacee (oltre 300) riguardanti città, isole, luoghi di tutto il mondo.

Dal gran lavoro di collage ne è scaturita la linea costiera coerente di un continente immaginario. Dove – per fare qualche esempio - la Torre Eiffel è in riva al mare e confina con i Campi flegrei, Copacabana e la Striscia di Gaza sono unite dal Ponte di Brooklyn, i ghiacciai islandesi non sono troppo distanti dalle ramblas catalane, Lampedusa è accanto ai cayos cubani, il teatro di Dioniso dell’Atene di Pericle è a due passi dalla metro di Berlino, e così via. Le location sono più grandi o più piccole a seconda non della realtà macroscopica ma del canone di desiderio infuso dall’artista a ciascun ritaglio.

OPERE COMPLEMETARI SU TELA Alla mappa principale - suddivisa in zone cromatiche (strips) e dotata di legenda per individuare le tante location – si aggiungono lavori complementari eseguiti su tela o in forma di cartolina: 12 cards che inquadrano i ‘panorami’ e le zone di Eutopia.

MAPPA ANALOGICA E INTERATTIVA I visitatori della mostra potranno poi giocare a fare la propria mappa geografica ideale: ognuno potrà sfruttare numerosi ritagli di cartine preparati ad hoc per comporre la personale Eutopia.

Inaugurazione 6 ottobre alle ore 18.30

ArtPoint - Banca Popolare del Mediterraneo
via Agostino Depretis, 51 Napoli
lunedi-venerdi 9-17sabato e domenica chiuso
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 8 ottobre 2015 alle 09:08   -  forum administrator-  forum moderator
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Gennaro Fusco: nuove visioni
Sabato 17 ottobre 2015, alle ore 18.00, si inaugura la mostra di Gennaro Fusco, a cura di Veronica Longo, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione cumana Dazio). Lo spazio artistico propone per la prima volta una personale di fotografia; per l’occasione la danzatrice Martina Coppeto si esibirà in un’inedita performance di teatro-danza Labirinto, da lei creata e coreografata per questo speciale evento.
 
Nella sua celebre opera Il piccolo principe pubblicata nel 1943, Antoine de Saint-Exupéry scriveva: «Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi».Non potrebbe esserci frase più adatta per le opere di Gennaro Fusco che, partendo dalla sua grande sensibilità, mostrano ciò che non sempre appare evidente al primo sguardo. Ecco come la nostra realtà, a cui siamo abituati e che spesso trascorre “inosservata”, trova un nuovo modo di svelarsi e rivelarsi al pubblico e oggetti “banali”, visti dall’occhio creativo del suo autore, sotto le luci che lui stesso riesce a cogliere, assumono un significato totalmente diverso e profondo.
Gennaro Fusco, napoletano, classe 1960, come lui stesso racconta, fotografa fin da ragazzino: durante il suo primo viaggio in treno da Napoli a Zurigo, non riusciva fare a meno di osservare il «paesaggio lontano che scorreva fuori e le varie città, come bellissime istantanee incorniciate dal finestrino». Cosi, dopo un anno (ne aveva appena 16), riceve la sua prima macchina fotografica e inizia un percorso senza pause, in un continuo rinnovarsi anche delle apparecchiature. Nel tempo le sue macchine fotografiche sono state davvero tante e diverse ed è mirabile come le ricordi tutte con assoluta precisione a partire dalle analogiche compatte Agfa Autostar e Kodak Istamatic (1976-79) con il flash a cubo e stampe con colorazione vintage e di forma quadrata, per giungere alla Nikon D50 modificata ad infrarossi. La scelta della fotografia per l’Artista nasce dal fatto che in essa vi ha intravisto qualcosa di misterioso da svelare nella realtà delle cose, che spesso sono impercettibili e riconoscibili solo nel tempo. Così, il suo stesso autore, si scopre attonito quando, a distanza di anni, osservando una foto vi scorge situazioni e sentimenti totalmente diversi. Senza dubbio la fotografia, soprattutto di tipo analogico (quando si stampava a mano attraverso rivelatore e fissaggio), ha un processo totalmente magico: lì nel buio silenzioso, con una flebile lampadina rossa nella camera oscura, il fotografo soffre nell’attesa di vedere la sua immagine, riportata tramite l’ingranditore sulla carta emulsionata e la comparsa è un’opera strabiliante e alchemica, che appare lentamente, con la stessa gioia e travaglio di un parto perché, di fatto, come Gennaro stesso afferma, quella foto è una sua creatura, la produzione della sua mente e delle sue emozioni. 
Artista prolifico, che passa con disinvoltura dalla pellicola tradizionale, le diapositive cibachrome alle nuove apparecchiature digitali, utilizzando sia il colore sia il bianco e nero, in questa esposizione, attraverso la macrofotografia, Fusco è alla ricerca dell’aspetto occulto della realtà, cogliendo particolari che apparentemente non rivelano la vera natura degli stessi. L’autore ci mostra, in maniera inusuale, degli oggetti apparentemente insignificanti, ma dotati di quella poesia un po’ nascosta e misteriosa  che lui riesce a trovare nelle cose. Così dettagli di chiusure lampo, coltelli, muri, palazzi, alberi, acqua e tanto altro, diventano forme astratte e pittoriche, motivi ornamentali che offrono la bellezza della struttura e della linea; è un nuovo modo di vederle, interpretarle e renderle all’occhio dello spettatore che si identifica stupito come un bambino. La fotografia per lui è esperienza soggettiva e intima, nella quale cercare il suo senso e l’anima nelle più piccole cose: è per questo che non può riprendere indiscriminatamente la realtà, ogni più flebile click della macchina va interiorizzato e meditato; non si tratta di mera perizia tecnica, ma di far suonare le corde del cuore… e lo scatto finale è solo l'ultima azione che compie. Non a caso, la differenza tra un vero fotografo e un “amatore”, sta proprio nel fatto di non sprecare tempo in scatti banali, nella cura per l’inquadratura e la luce, nel trovare un linguaggio proprio e personale. A ben vedere, le opinioni in merito sono mutate parecchio da quando Walter Benjamin scriveva il suo famoso saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (1892-1940): la fotografia, nata ufficialmente nel 1826 con Niépce e poi Daguerre e Talbot, cercava con fatica di annoverarsi tra le grandi arti quali la pittura o la scultura che riproducevano la realtà in pezzi unici. Nei secoli il rapporto tra autore e fruitore è notevolmente cambiato: se infatti prima c’era una sorta di timore reverenziale nei confronti della pellicola, e spesso si doveva attendere molto per vederne i risultati (che non sempre mantenevano le promesse degli intenti) ora, con l’epoca digitale, lo sviluppo è quasi un fattore secondario dal momento che le immagini vengono conservate in un pc e stampate solo all’occorrenza. Nella nuova era telematica già all’istante possiamo dedurre se il prodotto sia all’altezza delle aspettative o correggerlo con programmi di fotoritocco; tutto ciò, se da un parte ha reso questa pratica alla portata di tutti, è pur vero che molti si sentono fotografi solo perché in possesso di una buona fotocamera con impostazioni automatiche. Non dobbiamo infatti dimenticare che se il diaframma dell’obiettivo ricalca il sistema di funzionamento della nostra iride, c’è pur sempre un’anima, che pensa, sogna, ride o piange, ed è quella che è capace di incantarci e condividere con noi le sue emozioni. In questo caso è lo spirito etereo e delicato prima di tutto dell’uomo Gennaro che, se da un canto è sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e sperimentazione, dall’altro non può fare a meno di emozionarsi e provare felicità e benessere nell’esprimersi con un linguaggio per lui imprescindibile e vitale, capace di farlo entrare in un mondo del tutto personale. E se è vero che «l'essenziale è invisibile agli occhi», le fotografie di Gennaro sono invece ben visibili dal cuore di tutti…
Per questa esposizione originale, la danzatrice Martina Coppeto ha ideato Labirinto, una particolare performance ispirata dalle foto dell’artista: immersa in scorci inediti della realtà che ci circonda, la sua immaginazione è sconfinata non nei classici “labirinti” fatti di siepi e piante di vario genere, ma in quelli virtuali o cybernetici, fantasticando al confine con la realtà e la fantasia. La danzatrice napoletana, formata in danza jazz, tip tap e canto, nel 2004 si trasferisce a Londra dove prosegue gli studi e entra a far parte come membro della compagnia Dance my way, diretta da Monoka Molnar. Si sposta poi in Francia per frequentare l’Accademia Off Jazz diretta dal Maestro Gianin Loringett, dove si dedica esclusivamente allo studio della danza contemporanea e si mette in gioco per la prima volta come coreografa. Rientrata a Napoli, continua la sua ricerca sul movimento e scopre l’anatomia esperienziale. Si perfezione sotto la guida di Claudio Malangone e Anna Nisivoccia, entrando a far parte della compagnia di danza contemporanea Borderline danza diretta da Malangone. Attualmente frequenta la scuola di mimo corporeo e commedia dell’arte presso l’ICRA project diretta dal Maestro Michele Monetta e insegna teatro-danza presso il laboratorio teatrale Delirio Creativo diretto da Raffaele Bruno. A gennaio sarà alla Galleria Toledo con Breviario del caos diretto da Enzo Marangelo.


Testo di Veronica Longo
Rassegna Stampa a cura di Rosalba Volpe
 
La mostra resterà aperta tutti i giorni dal 17 al 31 ottobre, dal martedì al sabato: 10.00 – 14.00 e 16.00 – 20.00; domenica: 16.00 – 19.30. Lunedì e festivi chiuso.
INGRESSO LIBERO.

Info: +39 3332191113 –  controsegno@libero.it  – FB: Atelier Controsegno
Evento FB: https://www.facebook.com/events/429579010570608/


Messaggio di Gino il giovedì 8 ottobre 2015 alle 09:09   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dall'otto ottobre 2015 al 15 gennaio 2016

Sonia Kacem - Le Flâneur

Courtesy of the Artist and T293, Photo by Maurizio Esposito
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T293
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Via Dei Tribunali 293 (80138)
+39 081295882
info@t293.it
www.t293.it
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Eventi in corso nei dintorni

Risultato di una residenza di tre settimane a Napoli, la mostra consiste di un’installazione ambientale e di una serie di sculture a parete.
orario: Lunedì - Venerdì ore 12-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 8 ottobre 2015. ore 19
autori: Sonia Kacem
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il giovedì 8 ottobre 2015 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dall'otto ottobre al 5 novembre 2015

Luigi Pagano - Chine

Grande china su carta di riso 2014
 [Vedi la foto originale]
MOVIMENTO APERTO
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Via Duomo 290/c (80138)
+39 3332229274
ilia.tufano@katamail.com
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Eventi in corso nei dintorni

Una serie su carta di riso , un trittico e una serie .di pietre di carta "testimoniano lo stretto rapporto che da sempre caratterizza i lavori di Luigi Pagano,tra la potenza del gesto esecutivo e l'inevitabile casualità della traccia" scrive Chiara Pirozzi nel testo che introduce la mostra
orario: Lunedì e martedì ore 17-19, giovedì ore 10.30-12.30 e su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 8 ottobre 2015. ore 17.00
autori: Luigi Pagano
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il giovedì 8 ottobre 2015 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dall'otto ottobre all'otto novembre 2015

Colt Coltrane


 [Vedi la foto originale]
CHIESA DI SAN GIUSEPPE DELLE SCALZE
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Salita Pontecorvo 65 (80135)
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Eventi in corso nei dintorni

A partire da giovedì 8 ottobre il suggestivo spazio della Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo si trasformerà in sede espositiva. Colt Coltrane non rappresenta solo un nome, ma un’intera operazione culturale fortemente voluta dalla The Ray Mysterio Jnr Gallery & Foundation nata con la volontà di aiutare gli artisti nella diffusione della propria arte a difesa del “sistema dell’arte”
vernissage: 8 ottobre 2015. ore 18.30
autori: Colt Coltrane
note: Preview stampa - mercoledì 7 ottobre 2015 ore 11.30
genere: arte contemporanea
email: daniloambrosino1@gmail.com


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 08:42   -  forum administrator-  forum moderator
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PIANO CITY NAPOLI 2015

The Column Concert

EVENTO UNICO IN PIAZZA DEL PLEBISCITO

VENTUNO PIANOFORTI

insieme per una indimenticabile performance pianistica

lungo il colonnato di Piazza del Plebiscito

Venerdi' 9 ottobre ore 21.15

Una costellazione di pianoforti ammantera' Napoli di musica. Pianocity e' un format tedesco che si attaglia alla perfezione a Napoli, citta' musicale per eccellenza, capace di interpretare la tradizione e, contemporaneamente, di aprirsi alle contaminazioni e all'innovazione nel linguaggio musicale.

Pianocity Napoli si inaugura con un evento unico in piazza del Plebiscito, venerdi' 9 ottobre dalle 21.15: l'indimenticabile performance di 21 pianoforti che suoneranno insieme e faranno risplendere ancora di piu' la bellezza monumentale del colonnato.

Il suono del pianoforte vibrera' ancora in citta' fino all'11 ottobre, con 200 eventi che hanno il merito di coinvolgere gli attori piu' disparati e di raggiungere un pubblico ampio: musei, operatori turistici, privati. Una rete eterogenea ma compatta che assicura la massima fruizione della musica e di questo evento che rappresenta a pieno titolo un forte attrattore turistico per la citta' - dichiara l'Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele.

La manifestazione, voluta e sostenuta dall'Assessorato, e' organizzata per il terzo anno consecutivo dalla storica Ditta Alberto Napolitano Pianoforti di piazza Carita' in partenariato con la Fondazione Morra e patrocinata dal Fai-Campania con la collaborazione di numerose importanti Associazioni.

Piano City Napoli 2015 sara' inaugurato la sera di venerdi' 9 ottobre con una performance pianistica ideata da Massimo Fargnoli in Piazza del Plebiscito dal titolo “The Column Concert”, al culmine della quale verra' eseguita la Sinfonia n. 2 per ventuno pianofortidi Daniele Lombardi.

Con la sorprendente coincidenza del numero degli spazi disponibili tra una colonna e l’altra, ogni postazione pianistica della parte sinistra dell’emiciclo sara' illuminata da fasci cangianti di colori diversi, secondo i criteri sinestetici di Alexander Skrjabin - del quale ricorrono i cento anni dalla morte - mentre i suoni verranno spazializzati per l’intera piazza attraverso un sofisticato sistema di amplificazione.

Tra le colonne della parte destra insistera' invece una Mostra sulla Scuola Pianistica Napoletana, realizzata dall’ Accademia Musicale Napoletana, (fondata da Alfredo Casella nel 1933) per connettere idealmente alla contemporaneita', la genesi e lo sviluppo di una sontuosa tradizione culturale della citta'.

Nello spirito effervescente di Piano City, ma anche nel rigore e nella complessita' delle scelte musicali, la maratona avra' il titolo simbolico “The Column Concert”, sia in omaggio allo scenario assolutamente inedito per quella che potrebbe definirsi a tutti gli effetti un’installazione sonora, ma anche per la vaga assonanza fonetica che richiama il celebre album di Keith Jarrett - a quarant’ anni esatti dalla sua registrazione all’Opera di Köln - che apri' qualche nuova prospettiva al pianismo contemporaneo.

I pianisti impegnati saranno, in ordine progressivo : Francesca Bandiera, Angela Feola, Antonello D’Onofrio, Vittorio Rabagliati, Elena Lasala, Angelo Russo, Francesco Calcagno, Carla Orbinati, Stefano Ligoratti, Vincenzo Pasquariello, Nicola Ormando, Gennaro Musella, Iacopo Petrosino, Maria Carla Notarstefano, Paolo Somigli, Nicoletta Feola, Sara D’Allocco, Claudio Soviero, Stefano Fiacco, Grana Dijkanovic, Luigi Trivisano.

Troverete il programma completo di Pianocity
sul sito web del Comune di Napoli

 www.comune.napoli.it
o direttamente nella pagina dedicata http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/28120


 



Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 08:45   -  forum administrator-  forum moderator
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9/10/2015

Mark Leckey / Marco Bagnoli / Daniel Buren

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

La retrospettiva dedicata a Leckey presenta nuove produzioni e un'ampia selezione di opere storiche che articolano cultura alta e popolare, fisicita' e virtualita'. La voce e' un intervento di Bagnoli nell'ambito del progetto nazionale "L'albero della cuccagna. Nutrimenti dell'arte". Buren espone un'opera di dimensioni architettoniche, concepita e realizzata in situ.


 

comunicato stampa

Venerdì 9 ottobre, dalle ore 19.00 alle ore 22.00, il Madre inaugura le mostre Daniel Buren. Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2, a cura di Andrea Viliani e Eugenio Viola, Mark Leckey. DESIDERATA (in media res), organizzata in collaborazione con WIELS, Bruxelles, e Haus der Kunst, Monaco di Baviera, e a cura di Elena Filipovic ed Andrea Viliani, e Marco Bagnoli. La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, organizzata nell’ambito di L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, con il patrocinio di Expo 2015.

Mark Leckey
DESIDERATA (in media res)
9.10.15 — 18.01.16

a cura di Elena Filipovic, Andrea Viliani

Organizzata dal Madre in collaborazione con WIELS, Bruxelles e Haus der Kunst, Monaco di Baviera, Mark Leckey. DESIDERATA (in media res) è la prima retrospettiva, e la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana, dedicata all’artista britannico Mark Leckey (Birkenhead, 1964), vincitore nel 2008 dei prestigiosi Turner Prize, promosso dalla TATE Britain, e Central Art Award, promosso dalla KölnischerKunstverein di Colonia.

A cura di Elena Filipovic e Andrea Viliani, la mostra presenta nuove produzioni accanto a un’ampia selezione di opere storiche, in ciascuno dei mezzi espressivi utilizzati dall’artista – scultura, installazione, performance e video (a partire dall’iconico video del 1999 Fiorucci Made Me Hardcore sulla cultura musicale giovanile dell’epoca, che impose l’artista all’attenzione internazionale). Rivelando la profonda e seminale influenza che l’artista britannico ha esercitato sulle generazioni successive, la ricerca artistica di Leckey opera al di là del campo specifico dell’arte, muovendosi costantemente al confine fra arte e vita quotidiana ed esplorando il modo in cui valori, narrazioni, simboli, feticci, oggetti (sia materiali che immateriali) ridefiniscono la sfera dei nostri desideri e fantasie più intime, plasmando la nostra identità e le nostre memorie. In questo modo Leckey analizza, nelle sue opere, l’inestricabile articolazione contemporanea fra cultura alta e cultura popolare, fisicità e virtualità, copia e originale, singolo e collettività, e ci indica come la nostra esperienza del mondo sia continuamente e inevitabilmente definita ormai da una molteplicità di sollecitazioni e fattori che contribuiscono a mettere in crisi il concetto stesso di identità unica e immutabile, rendendo labile il confine fra umano e tecnologico, come fra le differenti subculture in cui siamo immersi.

In occasione della mostra è stata pubblicata un’estesa monografia pubblicata in inglese da Walther Koenig, co-prodotta dal Madre con i musei partner. Inoltre un seminario, organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito del progetto MADREscenza Seasonal School, permetterà a studentesse e studenti dell’Accademia campana un incontro diretto con l’artista e i curatori, nelle vesti di visiting professors, in cui approfondire, durante le fasi di allestimento, i temi della mostra e gli aspetti principali della ricerca di Leckey.

Mostre personali sono state dedicate all’artista da alcune fra le più prestigiose istituzioni internazionali, fra cui Wiener Secession, Vienna, Kunsthalle Basel, Basilea, HausderKunst, Monaco di Baviera (2015), WIELS, Bruxelles (2014), MoMA-Museum of Modern Art/PS1, New York, Hammer Museum, Los Angeles (2013), Walter Phillips Gallery-Banff Centre, Manchester Art Gallery (2012), Serpentine Gallery, Londra (2011), MKGallery, Milton Keynes (2010), Kölnischer Kunstverein, Colonia (2009), Le Consortium, Digione (2007), Portikus, Francoforte (2005), Migros Museum, Zurigo (2003). Inoltre l’artista ha partecipato a importanti mostre e biennali fra cui Performa, New York (2011), 8th Gwangju Biennale, Gwangju (2010), Moving Images: Artists & Video/Film, Museum Ludwig, Colonia (2010), Playing Homage, Vancouver Contemporary Art Gallery e Sympathy for the Devil, Museum of Contemporary Art, Chicago, (2007), TATE Triennial, Londra (2006), Istanbul Biennial, Istanbul (2005), Manifesta 5, European Biennial of Contemporary Art, San Sebastian (2004), New Contemporaries, Institute of Contemporary Art, Londra (1999). Nel 2013 il progetto curato dall’artista e commissionato dalla Hayward Gallery di Londra, The Universal Addressability of Dumb Things, è stato presentato in tour in tutta la Gran Bretagna. Conferenze e performance dell’artista sono state infine ospitate presso istituzioni quali, fra le altre, ICA, Londra, Solomon R. Guggenheim e MoMA – Museum of Modern Art, New York.

in collaborazione con WIELS, Bruxelles, Haus der Kunst, München

museo Madre, terzo piano (ala destra)

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Marco Bagnoli
La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile
9.10.15 — 29.02.16

Un intervento di Marco Bagnoli al Madre, nell’ambito del progetto “L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte”.
a cura di Achille Bonito Oliva

Dall’inizio degli anni Settanta la pratica artistica di Marco Bagnoli (Empoli) si articola fra disegno, pittura, scultura, installazione ambientale e sonora, unendo fra loro, in una pervasiva sintesi, dato estetico ed enunciato scientifico, teorie della visione e del colore e ricerca iconologica, antichi saperi e una sospesa, mobile esperienza dello spazio e del tempo, in cui l’opera esplora la ramificazione del pensiero fino a divenire matrice di conoscenza, sia razionale che intuitiva.
L’intervento di Marco Bagnoli al museo Madre di Napoli, intitolato La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, rientra nell’ambito del progetto L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva e con il patrocinio di EXPO Milano 2015, che sarà presentato in simultanea su tutto il territorio nazionale il 10 ottobre, in occasione della XI Giornata del Contemporaneo AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, articolandosi in vari interventi presso musei pubblici e fondazioni private. Il progetto di Marco Bagnoli al Madre ha ricevuto inoltre il supporto di Seda International Packaging Group.

Una prima versione dell’opera La Voce fu realizzata dall’artista nel 1974-75, nella forma di una scala a pioli incastrata nel muro del suo studio-abitazione milanese, attraversandolo diagonalmente: “scendendo e ascendendo”, l’opera stabiliva un arco lineare e un ponte ideale rivolto “all’empireo” (Germano Celant) quanto al terrestre, all’immateriale quanto al materiale, coniugando esperienza fisica e dimensione metafisica: i pioli della scala si allontanavano e si avvicinavano secondo un diagramma prospettico in tralice, una scala di toni armonici, di frequenze convergenti verso un punto visivo esterno e all’infinito. Nella successiva versione realizzata in ferro, la scala si appoggiava invece su un unico punto, che rendeva l’ascensione oggettivamente instabile, ma simbolicamente solida per l’utilizzo di un materiale come il ferro. Allestita da Adachiara Zevi nel 2009 presso gli scavi di Ostia Antica, La Voce assunse occasionalmente il simbolo della scala di Giacobbe disegnando ai lati 72 nomi di angeli.
Nella nuova versione presentata al Madre, l’opera cambia nuovamente conformazione, sviluppandosi dall’interno della sala collocata nel secondo cortile del museo, fino a travalicarne il tetto ed espandersi nell’ambiente esterno. Appoggiata sul dispositivo luminoso di una “macchina stanca”, come scrive l’artista, la voce è emessa da un’ampolla e si dilatata in un riverbero sonoro che confluisce, attraverso il prolungarsi della raggiera dei pioli della scala, in un punto esterno alla stanza, dove è disposto il Sonovasoro (“sono vaso oro”, o “vaso sonoro”). Il testo emesso dall’opera è costituito, in relazione al tema della mostra L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte, dal “menù di un pasto napoletano, scandito secondo un ordine matematico e combinatorio di pietanze che, alla fine, prolifera senza sosta: ogni parola è un lampo” (Marco Bagnoli).

Alcune fra le più prestigiose istituzioni museali italiane e internazionali hanno dedicato all’artista mostre personali, fra cui il Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli-Torino (2000, 1992), l’IVAM di Valencia (2000), il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1995), il Magasin-Centre National d’Art Contemporain di Grenoble (1991), il Museo d’Arte Contemporanea di Lione (1987), il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (1985), il De Appel di Amsterdam (1984, 1980). Insieme alla partecipazione a X Biennale de Paris, Parigi (1976), Biennale di Venezia, Venezia (1982, 1993, 1997), Documenta, Kassel (1982, 1992) e Sonsbeek, Arnhern, (1986), l’artista è intervenuto, con opere site specific, in luoghi di eccezionale valore artistico e architettonico come, fra gli altri, la Cappella dei Pazzi, la Sala Ottagonale della Fortezza da Basso, la Chiesa di San Miniato al Monte e il Giardino di Boboli a Firenze, o le sale del Palazzo Pubblico a Siena.

si ringrazia Seda International Packaging Group

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Daniel Buren
Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli - #2
10.10.15 — 04.07.16

a cura di Andrea Viliani, Eugenio Viola

Celebrando il decennale di attività del museo e il rapporto con il suo pubblico, il Madre presenta Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2, il secondo dei due interventi appositamente commissionati, nel corso del 2015, all’artista francese Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, Parigi, 1938), uno dei massimi artisti internazionali.
Congiungendosi al primo (Comme un jeu d’enfant. Lavoro in situ, 2014-2015, Madre, Napoli – #1, che resterà esposto fino al 29 febbraio 2016), anche il secondo intervento è costituito da un’opera di dimensioni architettoniche, concepita dall’artista per gli spazi del museo, ovvero in situ, espressione da Buren stesso più volte utilizzata per indicare la stringente interrelazione fra le sue opere e i luoghi in cui esse sono concepite e realizzate. Nell’atrio d’ingresso del Madre Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2 rimetterà in asse l’edificio del museo rispetto alla via su cui il museo si affaccia, Via Settembrini, e, al contempo, sposterà il punto di vista usuale dell’ingresso dal suo asse prospettico, creando uno spazio di mobilità percettiva e cognitiva in cui – attraverso l’utilizzo di superfici colorate, di specchi e delle righe di 8,7 cm che caratterizzano gli interventi in situ dell’artista – l’interno e l’esterno, ovvero il museo e la sua comunità si compenetrano l’uno nell’altro, fino a confondersi fra loro. Ogni visitatore sarà così accolto e invitato a partecipare attivamente alla vita del museo, diventando protagonista della relazione fra sfera istituzionale e dinamiche pubbliche innescata dalla trasformazione della zona di ingresso in uno spazio di visione, mediazione, attrazione e comunione reciproche, con cui Buren sospinge il museo verso la città e accoglie la città nel museo. Insieme, i due interventi presentati al Madre dall’artista francese nel 2015 formano quindi una grande mostra personale articolata nel tempo e nello spazio, vera e propria festa pubblica che celebra la presenza, l’attività e la necessità del museo in rapporto al proprio pubblico, entrambi elementi integranti, e collaboranti, del concetto di opera in situ.

Formatosi all’Ecole des Métiers d’Art di Parigi, Daniel Buren, uno dei più influenti esponenti della riflessione storica sulle istituzioni sviluppatasi fra gli anni Sessanta e Settanta e denominata InstitutionalCritique, ha basato tutta la sua produzione su una stoffa da tende a righe di 8,7 cm, alternativamente bianche e colorate. Più recentemente, dagli anni Ottanta, Buren ha progressivamente accostato la realizzazione di opere di formato e destinazione museale a installazioni architettoniche in spazi pubblici. Profondamente legato alla città di Napoli, l’artista vi è intervenuto più volte, a partire dalla prima mostra presso la galleria di Lucio Amelio nel 1972 (a cui ne segue una seconda nel 1974), e in seguito anche al Museo Nazionale di Capodimonte con una grande mostra personale nel 1989. Fra i molti altri riconoscimenti, nel 1986 Buren ha vinto il Leone d’Oro per il miglior Padiglione nazionale alla Biennale di Venezia.

Per permettere i lavori di allestimento dell’opera in situ di Daniel Buren (Axer / Désaxer) al piano terra del museo, dal 26 agosto all’8 ottobre 2015 l’ingresso al museo Madre avverrà temporaneamente da Largo Donnaregina (lato destro del Museo Diocesano). Apposita segnaletica direzionale sarà allestita per orientare i visitatori lungo il percorso di accesso.

Photo souvenir: Daniel Buren, schizzo grafico, studio per Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2. Courtesy l’artista; Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Les Moulins, La Habana e Studio Trisorio, Napoli. ©DB-ADAGP Paris

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Venerdì 9 ottobre la serata inaugurale prosegue, dalle ore 22.00 alle ore 02.00, nel cortile interno del museo e in Sala delle Colonne, con le performance audiovisive del MADREload Party post-opening.

PROGRAMMA:

DJ SET a cura di FABIO MARENGO

Influenzato da sonorità che attingono ad una vena elettronica elegante e incline al movimento, ma allo stesso tempo sottile e introspettiva, Fabio Marengo spazia dal funkygroove al darkside, dal detroitsound al deepminimaltechno, rigorosamente in 4/4.

DJ SET a cura di LUIGI PROTA

Dj e producer napoletano, Luigi Prota affianca alle macchine elettroniche, che gli consentono di esprimere sonorità minimal deep dub di matrice techno o house, un utilizzo versatile del vinile, in continua sospensione tra il vintage ed il seminale.

VJ SET a cura di GIUSEPPE SANTILLO

Giuseppe Santillo, fotografo, vj e performer, è attivo sulla scena napoletana e londinese con il progetto Nonoia, nato dall’esigenza di voler esplorare forme di comunicazione visiva alternative attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.

L’indomani, sabato 10 ottobre, il Madre aprirà gratuitamente le proprie porte in occasione dell’XI Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, dedicando ai visitatori un articolato programma di visite guidate e laboratori didattici.

Ufficio stampa:
Valentina Masilli tel.0647497402 / 3496838186 valentina.masilli@consulenti.mondadori.it
Luisa Maradei tel.3335903471 luisamaradei@gmail.com
Monica Brognoli Resp. Comunicazione tel.0271046456 brognoli@mondadori.it

Museo Madre
via Settembrini 79, 80139 Napoli
Orari
Lunedì / Sabato 10.00 - 19.30
Domenica 10.00 - 20.00
Martedì chiuso
La biglietteria chiude un'ora prima
Intero: € 7.00
Ridotto: € 3.50
Ridotto gruppi prenotati: € 4.00
Lunedì ingresso gratuito



Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 08:46   -  forum administrator-  forum moderator
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Cava De' Tirreni (SA) - dal 10 ottobre al 4 novembre 2015

Sergio Fermariello


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MEDIATECA MARTE
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Corso Umberto I 137 (84013)
+39 0899481133 , +39 0899481144 (fax)
info@marteonline.com
www.marteonline.com
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Eventi in corso nei dintorni

Con l’opera segnica e ancestrale del Maestro Sergio Fermariello riprendono le grandi Mostre al MARTE di Cava de’ Tirreni. La personale dell’artista è realizzata in collaborazione con COBBLER spazio per l’arte contemporanea sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee.
orario: Dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 (Sala Contemporanea – terzo piano).
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 10 ottobre 2015. ore 18.30
catalogo: in galleria. Introduzione di Andrea Villani, intervista all’artista di Rosa Cuccurullo, Area Blu di Gerardo Di Ag
curatori: Rosa Cuccurullo
autori: Sergio Fermariello
patrocini: MMMAC Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea, Fondazione Pietro Lista, Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee,
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 09:36   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 9 ottobre al 4 dicembre 2015

Alex Pinna - Leggero

Heroes M” 2014, bronzo patinato
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PRAC
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Via Nuova Pizzofalcone 2 (80132)
+39 081 7640096
prac@galleriarenna.com
www.galleriarenna.com
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Eventi in corso nei dintorni

Leggeri sono i protagonisti delle opere di Pinna: quadri, disegni e sculture. Figure che si muovono silenziose e rapide, in mondi apparentemente lontani, sfuggendo dal poter essere messe bene a fuoco. Tele i cui i personaggi camminano in un fragile paesaggio tra le stelle ed un suolo che si scioglie
orario: lunedì-sabato dalle 16.30 alle 19.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 9 ottobre 2015. ore 19
autori: Alex Pinna
genere: arte contemporanea, personale
email: alessandra.cusani@gmail.com


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 09:37   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 9 ottobre 2015 al 4 luglio 2016

Daniel Buren - Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli - #2

MADRE - MUSEO D'ARTE DONNA REGINA
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Via Luigi Settembrini 79 (80139)
+39 08119313016
www.museomadre.it
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Eventi in corso nei dintorni

Nell'atrio d'ingresso del Madre Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli - #2 rimetterà in asse l’edificio del museo rispetto alla via su cui il museo si affaccia, Via Settembrini, e, al contempo, sposterà il punto di vista usuale dell’ingresso dal suo asse prospettico, creando uno spazio di mobilità percettiva e cognitiva in cui – attraverso l’utilizzo di superfici colorate, di specchi e delle righe di 8,7 cm che caratterizzano gli interventi in situ dell’artista – l’interno e l’esterno, ovvero il museo e la sua comunità si compenetrano l’uno nell’altro, fino a confondersi fra loro
biglietti: free admittance
vernissage: 9 ottobre 2015. ore 19
ufficio stampa: luisamaradei@gmail.com
curatori: Andrea Viliani, Eugenio Viola
autori: Daniel Buren
note: Preview per la stampa: 8 ottobre, ore 12:00
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 09:38   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 9 ottobre 2015 al 18 gennaio 2016

Mark Leckey - Desiderata (in media res)

MADRE - MUSEO D'ARTE DONNA REGINA
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www.museomadre.it
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Eventi in corso nei dintorni

Rivelando la profonda e seminale influenza che l’artista britannico ha esercitato sulle generazioni successive, la ricerca artistica di Leckey opera al di là del campo specifico dell’arte, muovendosi costantemente al confine fra arte e vita quotidiana ed esplorando il modo in cui valori, narrazioni, simboli, feticci, oggetti (sia materiali che immateriali) ridefiniscono la sfera dei nostri desideri e fantasie più intime, plasmando la nostra identità e le nostre memorie

biglietti: free admittance
vernissage: 9 ottobre 2015. ore 19
ufficio stampa: luisamaradei@gmail.com
curatori: Elena Filipovic, Andrea Viliani
autori: Mark Leckey
note: Preview per la stampa: 8 ottobre, ore 12:00
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 09:39   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 10 al 15 ottobre 2015

Al centro della città - un caffè tra passato e futuro


 [Vedi la foto originale]
GRAN CAFFE' GAMBRINUS
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Via Chiaia 1/2 (80100)
+39 081 417582 , +39 081 414133 (fax)
caffegambrinus@libero.it
www.caffegambrinus.com
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Eventi in corso nei dintorni

L’obiettivo della mostra è finalizzato alla valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della città di Napoli e alla promozione dell’arte contemporanea. Da questo luogo, cuore pulsante della cultura partenopea, si è tratto spunto per il tema della rassegna, la quale intende vivificare la memoria e le testimonianze del passato relativo a questa terra ricca di storia attraverso un'analisi del contesto ambientale e dello sviluppo sociale con un viaggio tra realtà e memorie, immaginandone la logica evoluzione futura
biglietti: free admittance
vernissage: 10 ottobre 2015. ore 18
curatori: Giovanna D’Amodio
autori: Giulia Capolino, Evan De Vilde, Pasquale Dell’Aversana, Angelina di Bonito, Carmela Garofalo, Natasha Gillo, Mario Lanzione, Franco Lista, Ennio Montariello, Giulia Nardone, Laura Negrini, Rosa Perugino, Vincenzo Piatto, Antonio Pirozzi, Luciano Romualdo, Synchonefsi, Pierfelice Trapassi, Armando Trenti
genere: arte contemporanea, collettiva
email: info.arteggiando@gmail.com


Messaggio di Gino il venerdì 9 ottobre 2015 alle 09:39   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 10 al 30 ottobre 2015

Ferdinando Balzamo - Tutto questo mare…

CASTEL NUOVO - MASCHIO ANGIOINO
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Piazza Municipio (80133)
+39 0817955877
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Eventi in corso nei dintorni

Racconto in diciotto scatti del mare di Napoli testimone e narratore delle bellezze e delle contraddizioni paesaggistiche e culturali della Città
orario: dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 18.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 10 ottobre 2015. ore 11
autori: Ferdinando Balzamo
genere: fotografia, personale
email: segreteria@fondazionevalenzi.it


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Napoli - dal 10 ottobre all'undici novembre 2015

L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte: Maurizio Elettrico - Cibum deorum


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CASTEL SANT'ELMO
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Via Tito Angelini 20 (80129)
+39 0812294401 , +39 0812294498 (fax)
sspsae-na.santelmo@beniculturali.it
www.polomusealenapoli.beniculturali.it
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Eventi in corso nei dintorni

L’ installazione prende ispirazione dalla saga fantasy Lo scoiattolo e il Graal, in corso di pubblicazione, redatta da Maurizio Elettrico e fonte di una complessa serie di produzioni multimediali. Cibum deorum è un opera dedicata al cibo e alla sua intima dialettica tra la vita e il suo godimento, in particolare, cercherà di restituire gli splendori delle tavole imbandite già presenti ne Lo scoiattolo e il Graal e di rievocare l’atmosfera di alcune visionarie descrizioni gastronomiche
orario: 8.30 - 19.30; martedì chiuso
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: 5 euro
vernissage: 10 ottobre 2015. h 17
ufficio stampa: pm-cam.uffstampa@beniculturali.it
curatori: Achille Bonito Oliva
autori: Maurizio Elettrico
genere: arte contemporanea, personale


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Napoli - dal 10 ottobre 2015 al 9 gennaio 2016

Viktor Blanc - La ville morte

Viktor Blanc, Radiation, 2010
 [Vedi la foto originale]
FONDAZIONE FOUCAULT - PALAZZO VAN WITTEL
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Piazza Vanvitelli 1 (80129)
+39 0815784548 , +39 0815784548 (fax)
fondazionefoucault@yahoo.it
www.wix.com/fondazionefoucault/fondazionefoucault
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Eventi in corso nei dintorni

Il fotografo bretone Viktor Blanc alla sua prima personale in Italia propone foto realizzate a Napoli.
orario: da martedì a sabato 10-13 e 18-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 10 ottobre 2015. ore 18
catalogo: in galleria. a cura di Viktor Grobheiten
curatori: VIKTOR GROBHEITEN
autori: Viktor Blanc
genere: fotografia, personale


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Comunicato stampa

 

studiorotella

Isis Istituto Isabella d'Este Caracciolo Museo Fashion Design Napoli

sabato10/ottobre/2015

ore 18.00/ 22.00

 

Lo studioRotella e l'Isis Istituto Isabella d'Este Caracciolo, Napoli, dirigente scolastica, dott. Giovanna Scala, hanno organizzato la presentazione di “modelli di fashion design storici” prodotti dagli studenti dell'Isis Istituto Isabella d’Este Caracciolo in occasione della Giornata del Contemporaneo a cura dell’Amaci

 

organizzazione:

Dirigente scolastica Giovanna Scala

Prof. Margherita Circu, Prof. Maria Consiglia Di Lorenzo, Prof. Ornella Laudati, Prof. Luigi Locorotondo, Prof. Lavinio Sceral, Prof. Franco Rotella, art director

 

info

   telefono: 0817646752

   info@studiorotella.biz

www.studiorotella.biz

 

Museo Fashion Design | Isis Istituto Isabella d'Este Caracciolo Via Giacomo Savarese, 60, Napoli, Italia

 

http://www.amaci.org/users/info73

 

https://www.facebook.com/events/880630562021534/



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10/10/2015

Wovenhand design

Artic49, Napoli

Resinarti. Mostra di fashion design


 

sintesi del comunicato stampa

WovenHand e' uno studio di design fondato a Napoli nel 2013 dagli architetti Ludovica Assini e Vincenzo De Luce. "L'arte contemporanea, nella molteplicita' delle sue espressioni, e la natura, nelle sue manifestazioni sia organiche che inorganiche, sono le nostre principali fonti d'ispirazione. WovenHand nasce da questa consapevolezza: ogni forma e' plasmata dalla correlazione di elementi diversi. Le nostre realizzazioni sono il risultato di una stretta collaborazione tra designer e artigiani perche' nuove forme e funzioni siano perfettamente integrate. Ricavati da una resina flessibile, atossica e senza solventi, i monili WovenHand, con le loro linee, trame e colori non convenzionali, rispondono con versatilita' alla continua evoluzione della moda e degli stili. WovenHand realizza i propri manufatti interamente ed esclusivamente in Italia". Inaugurazione 10 ottobre ore 17,30.



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10/10/2015

Viktor Blanc

Fondazione Foucault, Napoli

La ville morte. Fotografie


 

sintesi del comunicato stampa

La mostra, curata da Viktor Grobheiten, propone gli ultimi lavori del fotografo francese alla sua prima personale in Italia. Grobheiten scrive nella presentazione in catalogo "Ancora una volta Napoli, ma stavolta come emblema delle citta' morte. Blanc, utilizzando un emozionante e fluido bianconero, coglie tutti i segnali del crepuscolo che il contenitore urbano mostra solo ai piu' audaci. La consunzione che impone il tempo e' investigata e bloccata ad uso di un fruitore che ormai e' abituato al maquillage e all'oblivisci piuttosto che al memento mori".



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10/10/2015

Il Dialogo

Studio49 Arte&Dintorni, Napoli

Collettiva a cura di Serafina Gruosso e Ilaria Sabatino


 

sintesi del comunicato stampa

Sabato 10 ottobre si inaugura alle 18 presso la Galleria Arte&Dintorni, la collettiva Il Dialogo. Dove ancora una volta sara' l'artista, con la sua arte, le sue varie esperienze e la sua sensibilita', a dar voce al mondo che lo circonda. In questa mostra ammireremo non solo bellissime opere, elaborate in una nuova dimensione, con tecniche diverse (pittura, fotografia, tecniche miste...), ma si creera' quello che da sempre si cerca in una Galleria: Il Dialogo! Un'occasione per incontrarsi, confrontarsi e far nascere nuove idee e nuove collaborazioni tra artisti di diverse generazioni. Questa e' l'idea che da sempre lo spazio/galleria Studio49 Arte&Dintorni persegue! Gli artisti: Giovanni Ariano; Aurora Aspide; Maria Luisa Caselli; Cristiano Chianese (fotografo); Salvatore Ciaurro; Daniela De Simone; Carlo Di Santo (fotografo); Paco Falco; Nicola Ferrara; Renato Iacente; Giuseppe Labate; Costanza Licenziati; Adriana Mallano; Rosario Mazzella; Lucia Mugnolo; Gilda Niola; Sergio Nocera; Annalisa Salzano; Sabatina Simeone; Alessandro Viglione. A cura di Serafina Gruosso e Ilaria Sabatino.



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10/10/2015

Sergio Fermariello

Marte Mediateca Arte Eventi, Cava de' Tirreni (SA)

In mostra 12 opere realizzate in acciaio e tela su acciaio, una scultura in acciaio brunito e una serie di fotografie, oltre ad un'incisione realizzata ad hoc per l'occasione.


 

comunicato stampa

Con l’opera segnica e ancestrale del Maestro Sergio Fermariello riprendono le grandi Mostre al MARTE di Cava de’ Tirreni. Sabato 10 ottobre alle ore 18.30 è fissato l’opening della personale dell’artista realizzata in collaborazione con COBBLER spazio per l’arte contemporanea, con la curatela artistica di Rosa Cuccurullo.

La Mostra, che gode del patrocinio di MMMAC Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea e Fondazione Pietro Lista, si svolge sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, il programma di patrocinio volto al riconoscimento e alla promozione di progetti organizzati nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise che per il loro valore e qualità culturale stimolano l'inclusione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione artistica quali stimoli di progresso collettivo. “Un patrocinio al femminile, ‘materno’ – spiega il Direttore Generale della Fondazione Andrea Viliani - volto alla generazione di forme espressive e istituzionali ispirate al dialogo fra gli artisti e la collettività, fra la sfera pubblica e il settore privato e fra istituzioni diverse”.
Al MARTE Sergio Fermariello presenterà i lavori realizzati nell’ultimo anno con la propria caratteristica cifra stilistica del segno-ideogramma reiterato del guerriero, motivo archetipico stilizzato con cui l’artista è alla ribalta della scena culturale sin dal 1989. In mostra dodici opere realizzate in acciaio e tela su acciaio, una scultura in acciaio brunito e una serie di foto del guerriero sulla spiaggia, oltre ad un’incisione realizzata ad hoc per l’occasione presso il Laboratorio di Nola di Vittorio Avella e Antonio Sgambati.

Costituito da una figurina dal tratto arcaico ora armata di lancia, ora provvista di scudo, ora a cavallo, il guerriero di Fermariello evoca miti e rituali antichi, che vedono nella guerra come nella caccia o nel sacrificio alcune delle loro tappe. La ricerca artistica di Fermariello si incentra, non a caso, sulle origini dell’uomo e della civiltà. Il piccolo guerriero, presente in più di cento opere dell’autore, viene ripetuto infinite volte sulla tela, al punto da dare l’impressione di una fitta texture interrotta dalla brusca cesura dei margini della tela. L’interno espressivo dell’iterazione del “guerriero” consiste nel manifestare una ripetizione circolare che è propria della società tecnologica e industriale, così come della ritualità delle civiltà antiche. In questa ripetizione di un segno sempre uguale risiede, secondo l’artista napoletano, una sorta di propagazione del malessere della nostra civiltà, ma contemporaneamente la manifestazione di un elemento positivo, ossia la nostra capacità di conservare, pur nell’affollarsi dell’immagine tecnologica, il contatto con le nostre radici primigenie. Un lavoro lungo e complesso nella scrittura, sempre in apparente bilico tra linguaggio geometrico e illustrazione rupestre in cui, come ha scritto Maurizio Sciaccaluga, “l’autore ha fatto dell’ambiguità – tra fondo e primo piano, tra tela e rilievo, tra ombreggiatura e ombra, tra senso storico dell’immagine e nuove possibili interpretazioni – un suo cavallo di battaglia. […] Pur senza mai cadere nel paradosso e nella provocazione, anzi rimanendo saldamente legato alla tradizione, l’artista gioca e si muove sulla via della ridiscussione continua, dello spiazzamento”.

Sergio Fermariello nasce a Napoli il 29 aprile 1961. Dopo gli studi scientifici, dall’età di vent’anni decide di dedicarsi esclusivamente all’attività artistica. Nel 1989 espone per la prima volta in una personale alla Galleria Lucio Amelio con la quale intraprende una lungo collaborazione di lavoro. Nello stesso anno ottiene il “Premio Internazionale Saatchi & Saatchi per giovani artisti”. In seguito espone in diverse mostre personali tra le quali quella alla Galleria Il Capricorno di Venezia nel 1990 e alla Galerie Yvon Lambert di Parigi nel 1992. È anche presente in alcuni importanti appuntamenti internazionali quali la mostra Metropolis alla International Kunstausstellung di Berlino del 1991 e la mostra Les pictographes al Musée de l’Abbaye Sainte-Croix di Les Sables-d’Olonne dove Didier Ottinger lo invita ad esporre i suoi lavori accanto a dipinti di Klee, Miró, Picasso, Penck, Sanejouand. Nel 1993 è chiamato da Achille Bonito Oliva a partecipare alla XLV Esposizione Internazionale Biennale d’Arte Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia all’interno della mostra Opera Italiana - Trittici. Per l’occasione presenta due grandi opere costituite da tre pannelli in cui sviluppa la figurazione essenziale dei Guerrieri, motivo che percorre l’intera ricerca dell’artista fin dall’89. Tra le recenti esposizioni all’estero, nel 2004 presenta a New York, al Pier 17, l’installazione itinerante “Avviso ai Naviganti”, e nel luglio 2009 presenta al Museo MAC di Niteroi in Brasile, l’installazione ‘Migranti’, mostra successivamente riproposta al Museo PAN di Napoli. Tra il 2014-2015 è impegnato in un progetto d’installazione itinerante, dal provvisorio titolo di “Antenato”, che prevede la realizzazione di un cortometraggio.

Inaugurazione 10 ottobre ore 18.30

Marte Mediateca Arte Eventi
corso Umberto I, 137 Cava de' Tirreni
lun-dom 10-13 e 17-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il sabato 10 ottobre 2015 alle 08:48   -  forum administrator-  forum moderator
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Stefania Ciccarella in arte "FIX"

 

esporrà uno dei suoi progetti pittorici,

FIXCRYSTAL

il 17 Ottobre 2015 c/o il Cellar Theory

(Vico Acitillo 8, Napoli).

 Inaugurazione ore 19:30.


FixCrystal è un Avatar ,è un cyborg piuttosto arrabbiato, seducente, ma pronto a difendersi da qualsiasi tipo di attacco esterno. Rievoca più o meno consapevolmente per la vivacità dei colori e le suggestioni visive la saga fanta-horror di Predator o gli androidi di Blade Runner, (il cult movie di Ridley Scott) che rifiutano la morte perchè si sentono diversi e migliori degli umani .
FixCrystal non respira l’aria e non calpesta la terra, non ha circolazione sanguigna, vive in un mondo parallelo al reale un mondo virtuale dove il suo essere diventa libero di poter sprigionare la propria energia, esprimere le proprie fantasie , senza quei limiti che purtroppo la realtà impone, prendendosi solo piaceri che appagano il suo ego .

I legami, le bende sugli occhi, le punte, gli artigli, le mascherine sulla bocca, per finire ai piccoli teschi appuntati su corsetti stringati ,che esaltano le sue forme generose rappresentano la costrizione dell’ anima. Una fioritura di passionalità, di inquietudine, di paure ed insicurezze, di sensualità e di pensiero.

Una dimensione virtuale nella quale l’artista si guarda in un grande specchio sfaccettato e avvolgente che frantuma l’immagine del suo volto e glielo restituisce moltiplicato per mille in una metamorfosi visiva senza fine.

Creatività e femminilità all’ennesima potenza, un invito al maschio a farsi avanti, ad osare andando oltre la ‘ corazza’ per arrivare al cuore di una donna ma anche una profonda riflessione sulla nostra ambivalenza nei confronti del corpo - un ‘cristallo’ fragile da riparare.

L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al

17 Novembre 2015, con ingresso al pubblico dalle ore 19:00

 



Messaggio di Gino il lunedì 12 ottobre 2015 alle 08:55   -  forum administrator-  forum moderator
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11/10/2015

La Capri di Pasquale Trisorio e Lucio Amelio

Villa Lysis, Capri (NA)

Le fotografie di Fabio Donato e Luciano Ferrara, molte delle quali inedite, documenti ed opere, in particolare la celebre Capri-batterie di Joseph Beuys ed una video-intervista realizzata da Mario Franco.


 

comunicato stampa

La dimora più dandy di Capri non chiude i battenti, anzi rilancia per l’autunno-inverno con la mostra “La Capri di Pasquale Trisorio e Lucio Amelio”, a cura di Maria Savarese e Fabio Donato, coordinamento scientifico di Annamaria Boniello.
Promossa dall’Associazione culturale Gulliver – Epochè, in collaborazione con Àpeiron Associazione Culturale, inaugurerà l’11 ottobre 2015 alle ore 11 nella storica dimora del conte Fersen.

Il progetto espositivo, fortemente legato al territorio e ad alla valorizzazione storico-culturale del sito, si avvale della sponsorship del Porto Turistico di Capri, del patrocinio della Città di Capri e del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. La durata della mostra, visitabile come l’intera Villa, fino al 31 dicembre 2015, è in linea con l’obiettivo della Città di Capri di destagionalizzare le attività turistico-culturali dell’isola.

Grazie al coinvolgimento di importanti archivi privati, come quelli della famiglia Trisorio ed Amelio, e di noti fotografi napoletani come Fabio Donato e Luciano Ferrara, saranno esposte in mostra fotografie, molte delle quali inedite, documenti ed opere, in particolare, la celebre Capri-batterie, unica opera realizzata a Capri e per Capri dall’artista tedesco Joseph Beuys nel 1985.
Fulcro dell’esposizione saranno due progetti fotografici.
Il primo realizzato da Fabio Donato nell’ottobre del 1971, dal titolo Una giornata indimenticabile: il fotografo napoletano, infatti, era con Lucio Amelio e Pasquale Trisorio quando l’artista tedesco Joseph Beuys giunse per la prima volta a Villa Orlandi, ad Anacapri, rimanendone folgorato per la bellezza.
Il secondo è composto da alcune fotografie che facevano parte della mostra voluta ed organizzata da Trisorio alla Certosa di San Giacomo nel luglio 1983, “Capri un pretesto”, gli autori erano Hollander, Fontana, Ghirri, Gibson, Jodice, Nori, Shurmann.

Inoltre, saranno esposti alcuni scatti di Luciano Ferrara, che documentano il clima culturale caprese di quegli anni, ed una video-intervista a Lucia Trisorio, realizzata da Mario Franco, in occasione della mostra.

Completano il percorso espositivo immagini fotografiche di alcuni disegni tratti dal Libro degli ospiti di Villa Orlandi, realizzati da CyTwombly, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, Giuseppe Chiari, Mario Merz, Sol LeWitt, Pier Paolo Calzolari, Luigi Ontani, Kenny Scharf, Cindy Sherman, Ettore Spalletti, Marco Bagnoli, Lucia Romualdi con gli artisti napoletani Carlo Alfano e Nino Longobardi. Il volume è conservato nell’archivio dello Studio Trisorio, insieme a documenti che testimoniano le attività culturali ed espositive promosse da Pasquale e Lucia Trisorio sull’isola, tra cui una mostra sulla storia del costume da bagno, ed un’altra sulla grafica.

L’esposizione, infine, sarà corredata da un catalogo presentato nel mese di dicembre a Villa Lysis coinvolgendo familiari, artisti, registi, giornalisti ed amici di Paquale Trisorio e Lucio Amelio.

Inaugurazione 11 ottobre 2015 alle ore 11

Dal 12 ottobre al 31 dicembre 2015,
Orari tutti i giorni tranne il mercoledì 10-18 fino al 31 ottobre, dal 1 novembre al 31 dicembre 10-16



Messaggio di Gino il giovedì 15 ottobre 2015 alle 08:33   -  forum administrator-  forum moderator
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Francesca Baboni
Francesca Baboni
storico dell'arte, critico d'arte e curatore, membro del Cda Fondazione Il Correggio dedicata al pittore Antonio Allegri
ILARIO FERRARA
LIGHT TRACKS

a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei

9 ottobre – 1 novembre


Un gruppo di professionisti reggiani quarantenni - una giornalista e traduttrice di cataloghi d'arte, Federica Prandi, un'operatrice culturale, Francesca Codeluppi, due critici e curatori d'arte, Francesca Baboni e Stefano Taddei - hanno deciso di promuovere la personale di un artista emergente reggiano, Ilario Ferrara, nel nuovo spazio espositivo “Marta in fucina” a Palazzo Rangone in Corso Garibaldi 1 a Reggio Emilia di proprietà del ristorante attiguo “Marta in cucina” della chef Marta Scalabrini.
L'esposizione dal titolo “Light tracks”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, realizzata con il contributo di Studio Busani e Studio Stet di Reggio Emilia, fa riferimento ad una serie di opere pittoriche realizzate tra il 2014 e 2015, tra cui alcune eseguite appositamente per l'evento.
L'artista presenterà un percorso di una quindicina di lavori astratto-informali a tecnica mista intervallati da opere sperimentali con effetti di colori in trasparenza e l'ausilio di tea lights.
La mostra inaugurerà venerdì 9 ottobre alle ore 19.00 nel weekend della Giornata nazionale del Contemporaneo promossa da AMACI, sarà accompagnata da un aperitivo artistico a cura di “Il te e la rosa, flowers & tea concept store ” di Reggio Emilia e proseguirà con due iniziative culturali collaterali: sabato 17 ottobre un concerto per pianoforte, sabato 24 ottobre una chiacchierata sull'arte.
Catalogo bilingue in mostra.

Biografia
Ilario Ferrara nasce a San Cataldo (Caltanissetta) nel 1971. Frequenta l’istituto d’arte F. Juvara dove si diploma in Arte Applicata sezione Mobile nel 1991. Successivamente, si iscrive alla Facoltà di Architettura di Palermo che frequenta per un anno. Gli studi di architettura sono interrotti da esperienze professionali nel campo del decoro e del restauro monumentale. Queste esperienze professionali lo inducono a lasciare gli studi di architettura e a iscriversi all’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento.
Si diploma in Decorazione nel 1998 e intraprende un’attività artigianale di vetrofusione e mosaico a San Cataldo. Da questo momento, l’attività di restauratore si affianca a quella pittorica. Attualmente, Ilario Ferrara vive e ha studio a Castelnovo Sotto.

Ilario Ferrara – Light tracks
Spazio “Marta in fucina”
Palazzo Rangone
Corso Garibaldi 1
Reggio Emilia
orari : sabato e domenica : 17 - 19.30
e su appuntamento telefonando al 3282146908
info : cell. 3355349972


Messaggio di Gino il giovedì 15 ottobre 2015 alle 08:35   -  forum administrator-  forum moderator
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15/10/2015

Artecinema

Teatro Augusteo, Napoli

Ventesima edizione del Festival. Una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi degli ultimi 50 anni, suddivisi nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.


 

comunicato stampa

a cura di Laura Trisorio

Il Festival Artecinema, curato da Laura Trisorio, festeggia quest’anno la sua 20ª edizione: l’inaugurazione avrà luogo giovedì 15 ottobre alle ore 20.00 al Teatro San Carlo di Napoli e nei giorni 16 - 17 - 18 ottobre le proiezioni proseguiranno al Teatro Augusteo dalle ore 16.00 alle ore 24.00.

Sarà presentata una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi degli ultimi cinquant’anni, suddivisi nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
I filmati raccontano la storia degli artisti. Biografie, interviste, narrazioni montate con materiali d’archivio, permettono agli spettatori di addentrarsi nel mondo dell’arte accompagnati direttamente dai protagonisti, di vedere gli artisti al lavoro nei propri atelier o dietro le quinte di importanti esposizioni internazionali.
Le proiezioni, per la maggior parte in prima nazionale, sono in lingua originale con traduzione simultanea in cuffia e sono intervallate da incontri e dibattiti con i registi, gli artisti e i produttori.

Durante la serata inaugurale al Teatro San Carlo saranno presentati in prima nazionale i film Art War di Marco Wilms sull’arte dei graffiti come unico strumento di contestazione in Egitto, durante la primavera araba e il film Jeff Koons: Diary of a Seducer di Jill Nicholls attraverso il quale seguiamo uno dei più controversi artisti del nostro tempo durante la preparazione delle recenti mostre al Whitney Museum di New York e al Centre Pompidou di Parigi.

Al Teatro Augusteo sono in programma documentari su: Bill Viola, Jan Fabre, Marc Quinn, Marc Chagall, Niki de Saint Phalle, Man Ray, James Turrell, Tadashi Kawamata, Tania Bruguera, Per Kirkeby; su Tracey Emin che commenta il lavoro di Louise Bourgeois; sull’opera “Posatoi” di Francesco Arena presso la collezione Olnick-Spanu nella Hudson Valley; su Žilda e il graffitismo a Napoli, su Richard Hamilton, iniziatore della Pop Art che riproduce il “Grande Vetro” di Marcel Duchamp; su Ai Weiwei e la grande retrospettiva Evidence inaugurata a Berlino nell’aprile 2014; su Étienne-Jules Marey e le sue ricerche sulla rappresentazione del movimento all’inizio del secolo scorso; sull’incredibile storia di Jacques Jaujard, il direttore del Louvre che durante la Seconda Guerra mondiale riuscì a nascondere le opere del museo prima dell’avvento di Hitler e a impedire così che un immenso patrimonio fosse trafugato; e ancora sull’“arte degenerata” odiata da Hitler e la sensazionale scoperta di un tesoro d'arte nascosto da un anziano signore nel suo appartamento a Monaco di Baviera; sulla partecipazione degli architetti Zaha Hadid, Jean Nouvel, Frank Gehry, Dominique Perrault e Norman Foster al concorso per la progettazione del Museo Nazionale di Andorra; sugli architetti donne Annabelle Selldorf, Farshid Moussavi, Odile Decq, Marianne McKenna e Kathryn Gustafson che hanno realizzato in ambiti progettuali diversi alcune delle più significative architetture contemporanee in varie parti del mondo; sulla nota fotografa statunitense Dorothea Lange autrice della foto Migrant Mother del 1936 che è diventata l’icona della Grande depressione americana; sulla fonderia d’arte di San Gallo che traduce in sculture le idee dei più noti artisti internazionali come Urs Fischer, Katharina Fritsch, Fischli&Weiss, Paul McCarthy e Hans Josephsohn.

Per celebrare il ventesimo anniversario del Festival, il programma 2015, oltre alle consuete proiezioni presso i due teatri, prevede:
proiezioni per i detenuti della casa circondariale di Secondigliano
proiezioni mattutine per le scolaresche all’Istituto francese di Napoli
incontri con i registi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli

Il programma completo della manifestazione sarà disponibile a metà settembre

Anche per questa edizione sarà disponibile la ARTECINEMA CARD, pensata in sinergia con i musei, gli istituti culturali, i teatri, gli alberghi, i ristoranti e alcuni esercizi commerciali della città di Napoli, che riserva a tutti i soci del Festival imperdibili sconti e offerte promozionali.

Immagine: Dorothea Lange 1936 by Paul S.Taylor Copyright the Dorothea Lange Collection, the Oakland Museum of California, City of Oakland. Gift of Paul S. Taylor, Acession No. 34102.2

Inaugurazione 15 ottobre ore 20.00 Teatro San Carlo ingresso 7 euro

Il 15 ottobre al Teatro San Carlo via San Carlo, 98 Napoli
Il 16, 17 e 18 ottobre al Teatro Augusteo piazzetta Duca d'Aosta 263
ore 16.00 alle ore 24.00
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 15 ottobre 2015 alle 08:36   -  forum administrator-  forum moderator
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15/10/2015

Luciano Strollo

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Riflessioni. Pur adoperando indifferentemente olio e acrilico, le sue tele mostrano come realta' ed introspezione si incontrino nell'arte.


 

comunicato stampa

La tensione tra la realtà oggetto del dipinto e la realtà creata dal dipinto stesso traspare tutta nell'opera di Luciano Strollo, medico napoletano, pittore figurativo e musicista per passione.

Affascinato dai colori forti adoperati da Alberto Sughi, dalle sue scene in cinematografo, che ritraggono il pubblico al limite tra la pittura ed il fumetto, Strollo ne riprende le atmosfere trasportandole in teatro, metafora della vita per eccellenza. Sono altresì evidenti le influenze di Lucian Freud e della Nuova Oggettività tedesca, ravvisabili nel processo di rielaborazione della realtà: spesso, partendo da immagini fotografiche raffiguranti soggetti umani, tra cui la moglie, Strollo ne utilizza il realismo contaminato dal gusto espressionista, mettendone in risalto l'emotività.

Pur adoperando indifferentemente olio e acrilico, ottenendo il medesimo risultato pittorico mediante la poca materia utilizzata, le sue tele mostrano come realtà ed introspezione si incontrino nell'arte.

Le linee, la forma, le luci e la loro posizione all'interno dei dipinti sono solo espedienti per spingersi all'analisi interiore e indurre l'osservatore ad una serie di ragionamenti su se stesso e sulle fasi della propria vita. L'equilibrio dei colori diviene costante ricerca della pacifica convivenza tra ciò che appare e ciò che è.

Claudia Del Giudice

Info:
lustrollo@yahoo.com
claudiadelgiudiceart@gmail.com
galleria@ginoramaglia.it

Inaugurazione 15 ottobre dalle 19

Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
via Broggia, 10 Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 15 ottobre 2015 alle 08:36   -  forum administrator-  forum moderator
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15/10/2015

Alessandro d'Urso

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

20 anni con Pino (addove!). Fotografie realizzate su pellicola, che intendono raccontare il momento e l'emozione che c'e' dietro lo scatto.


 

comunicato stampa

Inaugura giovedì 15 ottobre 2015 al PAN |Palazzo Arti Napoli, 20 anni con Pino (addòve!) Fotografie e video di Alessandro d'Urso, in collaborazione con il Comune di Napoli.
"20 anni con Pino" a cura di Roberta de Fabritiis, più che una mostra fotografica su Pino Daniele (troppo immenso per racchiuderlo in una mostra) è un omaggio ad un amico, con il quale Alessandro d'Urso ha condiviso un ventennio della sua vita personale e professionale e per il quale ha realizzato 8 copertine e tanti video.

Dunque la mostra racconta non solo Pino Daniele, ma anche le emozioni e i sogni di quel giovane fotografo che un bel giorno si è trovato a confrontarsi professionalmente con un suo mito, un mostro sacro della musica. Da quell'incontro è nata un'amicizia.
"Addòve" è una "parola-tormentone" che spesso Daniele ripeteva agli amici e che d'Urso ha voluto scherzosamente aggiungere al titolo. Le immagini in mostra, la maggior parte delle quali, inedite, raccontano Pino Daniele dal 1990 al 2008 nel pubblico e nel privato. Il periodo professionalmente più intenso per il musicista che ha collaborato proprio in quegli anni con importanti artisti internazionali del calibro di Pat Metheny, Al Di Meola, Peter Erskine, Rachel Z, Jimmy Earl e con moltissimi artisti italiani, realizzando alcuni memorabili concerti e pubblicando i due album di maggior successo: Non calpestare i fiori nel deserto e Dimmi cosa succede sulla terra.

Si tratta di foto realizzate su pellicola, che hanno quindi un sapore diverso, perché sanno raccontare il momento e l'emozione che c'è dietro lo scatto. Con la pellicola l'imperfezione diventa linguaggio perché la grana, la luce, l'esposizione... tutto concorre a creare un'immagine a volte non perfetta, ma unica e per questo poetica.
Per questo la mostra apre con un ingrandimento di un "contact sheet", un provino a contatto, che riporta anche i segni della matita del fotografo, sull'immagine prescelta.

Inaugurazione 15 ottobre

PAN Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra) Napoli
Tutti i giorni 9.30/19.30 Domenica 9.30/14.00 Chiuso il martedi
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 ottobre 2015 alle 09:11   -  forum administrator-  forum moderator
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16/10/2015

Federico Solmi

Dino Morra Arte Contemporanea, Napoli

The Great Dictator. L'artista ricontestualizza immagini provenienti dal mondo dei videogiochi, dalla cultura pop, e da internet in opere che esprimono una critica al sistema politico e culturale.


 

comunicato stampa

«Viviamo in un paese in cui persino la fantasia è sospetta. E invece ci vuole fantasia per risolvere i problemi di questo pianeta, sul quale la potenza esplosiva delle bombe atomiche in deposito corrisponde a una tonnellata di dinamite per abitante»
dal film Z – L’orgia del potere (Z) di Constantin Costa Gavras (1969)

La galleria Dino Morra Arte Contemporanea accoglie il ritorno, dopo sei anni di assenza, di Federico Solmi a Napoli.

CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, la trilogia video che Solmi presenta nello spazio espositivo del Lanificio, è l’opera più complessa ed impegnativa che l’artista abbia mai realizzato e che ha richiesto un lavoro di produzione di tre anni. Già alla sua prima presentazione la trilogia è stata accolta molto favorevolmente dalla critica internazionale ed è valsa all’artista l’invito a partecipare a numerose mostre ed eventi in tutto il mondo. Di recente Solmi è stato chiamato a tenere un corso di Experimental Filmaking presso la Yale Univesity. Gli è stata riconosciuta un’assoluta originalità nella tecnica utilizzata per realizzare i propri video. L’artista fonde disegno, pittura e scultura con tecniche digitali derivanti dai videogiochi, per produrre opere d'arte originali che sono commentari audaci su temi scottanti che sono cancellati dal dibattito pubblico.

Nella sua ultima mostra a Napoli nel 2009 Solmi aveva presentato presso la NOTgallery il video The Evil Empire, che era nato, dal desiderio di realizzare una satira sulla tirannia, e in generale sul tema di chi detiene una forma di potere sulle persone e lo esercita a scapito di queste. Quel video costò a Solmi e alla NOTgallery un sequestro e due processi per “Vilipendio alla religione”, che a tutt’oggi, nella giurisprudenza italiana costituiscono l’ultimo caso nazionale di opera d’arte sequestrata per questa ragione. In quello stesso 2009, mentre in Italia Solmi doveva difendersi in tribunale, negli Stati Uniti riceveva uno dei riconoscimenti più ambiti per un artista attivo in America: il John Simon Guggenheim Fellowhip per la video arte.

Dal 2009 l’artista non ha più abbandonato l’interesse verso il tema del potere. Anche CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, è infatti un’opera video, in tre parti ciascuna di circa nove minuti (A Song of Tyranny, Chinese Democracy and The Last Day on Earth e The Return of the Prodigal Son), nella quale Solmi denuncia con cruda ironia la natura autodistruttiva del genere umano.

Politici corrotti e vanesi lasciano il mondo in mano ad aziende senza scrupoli che brandizzano l’umanità, omologando le persone e rendendole tutte uguali come fossero tanti automi. Su questo mondo in declino prende il sopravvento un fantomatico dittatore dalle fattezze giullaresche e mostruose che, autocelebrandosi, chiama alle armi masse di soldati-manichino tutti uguali e grotteschi, fatti ad immagine e somiglianza del loro leader. Il dittatore, nella brama di dominarlo, annichilisce il mondo fino a distruggerlo, e, lui stesso viene annientato dalla propria sete di potere, sommerso da una pioggia di quegli stessi simboli del capitalismo che avevano permesso la sua ascesa.

Con provocazione e satira Solmi ritrae la società odierna attraverso una visione distopica. L’artista ricontestualizza immagini provenienti dal mondo dei videogiochi, dalla cultura pop, e da internet per produrre opere che esprimono una forte critica ad un sistema politico e culturale che approva e “crede” senza mettere in discussione il fondamento fragile su cui si basa la nostra cultura e la società post-modernista.

Un giorno dopo l’inaugurazione di questa mostra si chiuderà a New York la mostra personale “the Brotherhood” di Federico Solmi presso la Postmaster Gallery.

«La Tomania… una nazione di biondi dagli occhi blu… Perché non un Europa, un Asia, un america dagli occhi blu… unico bruno il dittatore… dittatore del mondo… perché no? Aut Caesar aut nullus. Il mondo è debole, esausto, impaurito, non oserà opporsi a voi… dittatore del mondo… è il vostro destino, stermineremo»
dal film Il grande dittatore di Charlie Chaplin (1940)

RINGRAZIAMENTI: la mostra the Great Dictator è realizzata grazie alla preziosa collaborazione di Pio Della Volpe, Rosa Alba importa, Marco Izzolino, Arturo Santoro, Gianni De Felice (Giaca – Pozzuoli (NA) - sponsor tecnico).

BREVE CV:
Federico Solmi (nato in Italia, 1973) vive e lavora a New York.

Ha appena concluso una mostra personale presso il Centro Cultural Matucana 100 a Santiago del Chile e le sue prossime mostre in programma includono: l’Haifa Museum of Art, Israele (mostra personale), il MIT Boston, Artium Museum-Centre of Contemporary Art a Vitoria-Gasteiz, Paesi Baschi, Spagna, il CA2M Centro De Arte Dos De Mayo, a Madrid, in Spagna.

Le opere di Solmi sono state esposte in numerose Biennali internazionali, come la Biennial of Moving Image B3 di Francoforte (nella prossima edizione), la prima Biennale di Animazione di Shenzhen, Cina (2013), la 54° Biennale di Venezia (2011), e la Biennale di Santa Fe in New Mexico (2010 ).

Nel 2009 Federico Solmi è stato premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con il John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio. Federico Solmi è stato invitato ad insegnare una classe di cinema sperimentale all'Università di Yale, New Haven nel 2016.

Inaugurazione 16 ottobre ore 19

Dino Morra Arte Contemporanea
Piazza Enrico De Nicola, 46 – Interno Ex Lanificio, 59 – Porta Capuana - Napoli
martedi | venerdi ore 16,00|19,00
sabato ore 10,00|13,00
lunedi | sabato pom. su appuntamento
domenica chiuso
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 ottobre 2015 alle 09:12   -  forum administrator-  forum moderator
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16/10/2015

Roberto Sanchez

Museo Minimo di Fuorigrotta, Napoli

Abstract icons. "L'esercizio del modellato, di una commistione tra effetto bronzo e pittura... segni depositati in un magico incrocio di linee, dall'andamento spezzato dinamico.


 

comunicato stampa

L’esperienza di Roberto Sanchez nello sperimentare il connubio tra ricerca pittorica e oggetto tridimensionale iniziò nel 1996, coronata dalla partecipazione alla rassegna “ Dal segno al colore” al Castello Aragonese di Ischia, dove si incontravano il design contemporaneo con l’artigianato artistico.

In quel contesto i vasi ma soprattutto i grandi piatti di Sanchez si distinguevano per l’originalità e la peculiarità della concezione: evocativi di oggetti d’uso ma sostanzialmente opere di fusione tra pittura colta e tecniche proprie dell’artigianato. Infatti le successive mostre hanno visto presenti tali opere esclusivamente in gallerie d’arte. Già nel ’97 alla personale presso la Galleria “Serio” di Napoli, Ada Patrizia Fiorillo scriveva nella presentazione: “Facendo ricorso per i piatti alle forme in biscotto recuperate alle botteghe ceramiche, l’artista vi è intervenuto con resine e pastelli vetrosi fino all’esito finale, ripetuto ma imbastito per i vasi solo attraverso l’esercizio del modellato, di una commistione tra effetto bronzo e pittura…segni depositati in un magico incrocio di linee, dall’andamento spezzato dinamico”.

Oggi, pur avendo periodicamente ripreso tale percorso, come nella mostra alla Galleria Comunale Di Bressanone nel 2000 dove i piatti hanno riscosso notevole successo, Sanchez sviluppa e sperimenta diverse suggestioni materiche (oltre al bronzo, il peltro, il granito ecc.) apprezzabili nella mostra al Museo Minimo, prima tappa di una serie di esposizioni in programmazione, esclusivamente dedicate a queste opere circolari. Il titolo ”Abstract icons” rimanda ironicamente ad una qualche somiglianza con alcune immagini ‘segnaletiche’ sul desktop ma non sarebbe lontano dal vero paragonare questi ‘piatti’ ai mandala, come catalizzatori di suggestioni spaziali, come piccoli universi. A voi la scelta.
Carolina Mantellini

Inaugurazione 16 ottobre ore 18

Museo Minimo di Fuorigrotta
via detta San Vincenzo, 3 (angolo via Leopardi 47) Napoli
lun, mer 15-18, mar, gio e ven 9-12
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 ottobre 2015 alle 10:41   -  forum administrator-  forum moderator
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IL MARE NEL CIELO

al PAN di Napoli

dal 29 ottobre al 23 novembre

 



Messaggio di Gino il venerdì 16 ottobre 2015 alle 11:01   -  forum administrator-  forum moderator
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CISAT ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

 

PIER PAOLO PASOLINI, UN VUOTO CHE NON SI COLMA

 

IL PROFETA DOCUMENTARIO

PROIEZIONE E DIBATTITO

 

video messaggio del regista Jorge Falcone Jorge Falcone, Tommaso Trombetta (aiuto regista) Roberto Nino Betancourt Il profeta (direttore della fotografia) Presentazione Prof. Roberto Pasanisi, direttore Istituto Italiano di Cultura

 

venerdì 16 ottobre 2015 ore 17.00

 

interventi degli autori

 

- Il viaggio: la figura di Jorge/ La lunga strada di sabbia (La nostra esperienza durante la settimana di produzione)

 

- Location: Aiuto regia / fotografia (Un resoconto dei luoghi visitati e come abbiamo affrontato le riprese)

 

- Collaborazione: Un cinema orizzontale (Descrizione di un modo di lavorare che supera la classica struttura gerarchica del cinema industriale)

 

- Il cinema low budget (Metodi di diffusione alternativi);

 

- Il cinema Italiano fuori dall'Italia (Il grande interesse internazionale per i nostri Maestri).

 

Documentario online 2 novembre 2015 per l’anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini.

 

Centro Italiano Studi Arte-Terapia Art | Therapy  Studies  Italian  Center dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli ITALIAN INSTITUTE OF CULTURE IN NAPLES via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia) tel. 081 / 546 16 62 -  fax 081 / 220 30 22  - tel. mobile 339 / 285 82 43

 

cisat@centrostudiarteterapia.org; sito www.centrostudiarteterapia.org

 

https://www.facebook.com/events/1387934048172856/

 

 

studiorotella

Prof. Franco Rotella, art director

professionista Senior Aiap

associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva

 

Via Carbonara, 58, 80139 Napoli - Italia ph +39 0817646752

+39 3384034049

www.studiorotella.biz

info@studiorotella.biz



Messaggio di Gino il venerdì 16 ottobre 2015 alle 11:12   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il sabato 17 ottobre 2015 alle 09:34   -  forum administrator-  forum moderator
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17/10/2015

Gennaro Fusco

Atelier Controsegno, Pozzuoli

Nuove visioni. Un nuovo modo rivlare oggetti 'banali', sotto le luci l'autore coglie assumono un significato totalmente diverso e profondo.


 

comunicato stampa

Sabato 17 ottobre 2015, alle ore 18.00, si inaugura la mostra di Gennaro Fusco, a cura di Veronica Longo, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione cumana Dazio). Lo spazio artistico propone per la prima volta una personale di fotografia; per l’occasione la danzatrice Martina Coppeto si esibirà in un’inedita performance di teatro-danza Labirinto, da lei creata e coreografata per questo speciale evento.

Nella sua celebre opera Il piccolo principe pubblicata nel 1943, Antoine de Saint-Exupéry scriveva: «Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi».

Non potrebbe esserci frase più adatta per le opere di Gennaro Fusco che, partendo dalla sua grande sensibilità, mostrano ciò che non sempre appare evidente al primo sguardo. Ecco come la nostra realtà, a cui siamo abituati e che spesso trascorre “inosservata”, trova un nuovo modo di svelarsi e rivelarsi al pubblico e oggetti “banali”, visti dall’occhio creativo del suo autore, sotto le luci che lui stesso riesce a cogliere, assumono un significato totalmente diverso e profondo.

Gennaro Fusco, napoletano, classe 1960, come lui stesso racconta, fotografa fin da ragazzino: durante il suo primo viaggio in treno da Napoli a Zurigo, non riusciva fare a meno di osservare il «paesaggio lontano che scorreva fuori e le varie città, come bellissime istantanee incorniciate dal finestrino». Cosi, dopo un anno (ne aveva appena 16), riceve la sua prima macchina fotografica e inizia un percorso senza pause, in un continuo rinnovarsi anche delle apparecchiature. Nel tempo le sue macchine fotografiche sono state davvero tante e diverse ed è mirabile come le ricordi tutte con assoluta precisione a partire dalle analogiche compatte Agfa Autostar e Kodak Istamatic (1976-79) con il flash a cubo e stampe con colorazione vintage e di forma quadrata, per giungere alla Nikon D50 modificata ad infrarossi.

La scelta della fotografia per l’Artista nasce dal fatto che in essa vi ha intravisto qualcosa di misterioso da svelare nella realtà delle cose, che spesso sono impercettibili e riconoscibili solo nel tempo. Così, il suo stesso autore, si scopre attonito quando, a distanza di anni, osservando una foto vi scorge situazioni e sentimenti totalmente diversi. Senza dubbio la fotografia, soprattutto di tipo analogico (quando si stampava a mano attraverso rivelatore e fissaggio), ha un processo totalmente magico: lì nel buio silenzioso, con una flebile lampadina rossa nella camera oscura, il fotografo soffre nell’attesa di vedere la sua immagine, riportata tramite l’ingranditore sulla carta emulsionata e la comparsa è un’opera strabiliante e alchemica, che appare lentamente, con la stessa gioia e travaglio di un parto perché, di fatto, come Gennaro stesso afferma, quella foto è una sua creatura, la produzione della sua mente e delle sue emozioni.

Artista prolifico, che passa con disinvoltura dalla pellicola tradizionale, le diapositive cibachrome alle nuove apparecchiature digitali, utilizzando sia il colore sia il bianco e nero, in questa esposizione, attraverso la macrofotografia, Fusco è alla ricerca dell’aspetto occulto della realtà, cogliendo particolari che apparentemente non rivelano la vera natura degli stessi. L’autore ci mostra, in maniera inusuale, degli oggetti apparentemente insignificanti, ma dotati di quella poesia un po’ nascosta e misteriosa che lui riesce a trovare nelle cose. Così dettagli di chiusure lampo, coltelli, muri, palazzi, alberi, acqua e tanto altro, diventano forme astratte e pittoriche, motivi ornamentali che offrono la bellezza della struttura e della linea; è un nuovo modo di vederle, interpretarle e renderle all’occhio dello spettatore che si identifica stupito come un bambino. La fotografia per lui è esperienza soggettiva e intima, nella quale cercare il suo senso e l’anima nelle più piccole cose: è per questo che non può riprendere indiscriminatamente la realtà, ogni più flebile click della macchina va interiorizzato e meditato; non si tratta di mera perizia tecnica, ma di far suonare le corde del cuore… e lo scatto finale è solo l'ultima azione che compie. Non a caso, la differenza tra un vero fotografo e un “amatore”, sta proprio nel fatto di non sprecare tempo in scatti banali, nella cura per l’inquadratura e la luce, nel trovare un linguaggio proprio e personale.
A ben vedere, le opinioni in merito sono mutate parecchio da quando Walter Benjamin scriveva il suo famoso saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (1892-1940): la fotografia, nata ufficialmente nel 1826 con Niépce e poi Daguerre e Talbot, cercava con fatica di annoverarsi tra le grandi arti quali la pittura o la scultura che riproducevano la realtà in pezzi unici. Nei secoli il rapporto tra autore e fruitore è notevolmente cambiato: se infatti prima c’era una sorta di timore reverenziale nei confronti della pellicola, e spesso si doveva attendere molto per vederne i risultati (che non sempre mantenevano le promesse degli intenti) ora, con l’epoca digitale, lo sviluppo è quasi un fattore secondario dal momento che le immagini vengono conservate in un pc e stampate solo all’occorrenza.

Nella nuova era telematica già all’istante possiamo dedurre se il prodotto sia all’altezza delle aspettative o correggerlo con programmi di fotoritocco; tutto ciò, se da un parte ha reso questa pratica alla portata di tutti, è pur vero che molti si sentono fotografi solo perché in possesso di una buona fotocamera con impostazioni automatiche. Non dobbiamo infatti dimenticare che se il diaframma dell’obiettivo ricalca il sistema di funzionamento della nostra iride, c’è pur sempre un’anima, che pensa, sogna, ride o piange, ed è quella che è capace di incantarci e condividere con noi le sue emozioni. In questo caso è lo spirito etereo e delicato prima di tutto dell’uomo Gennaro che, se da un canto è sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e sperimentazione, dall’altro non può fare a meno di emozionarsi e provare felicità e benessere nell’esprimersi con un linguaggio per lui imprescindibile e vitale, capace di farlo entrare in un mondo del tutto personale. E se è vero che «l'essenziale è invisibile agli occhi», le fotografie di Gennaro sono invece ben visibili dal cuore di tutti…

Per questa esposizione originale, la danzatrice Martina Coppeto ha ideato Labirinto, una particolare performance ispirata dalle foto dell’artista: immersa in scorci inediti della realtà che ci circonda, la sua immaginazione è sconfinata non nei classici “labirinti” fatti di siepi e piante di vario genere, ma in quelli virtuali o cybernetici, fantasticando al confine con la realtà e la fantasia. La danzatrice napoletana, formata in danza jazz, tip tap e canto, nel 2004 si trasferisce a Londra dove prosegue gli studi e entra a far parte come membro della compagnia Dance my way, diretta da Monoka Molnar. Si sposta poi in Francia per frequentare l’Accademia Off Jazz diretta dal Maestro Gianin Loringett, dove si dedica esclusivamente allo studio della danza contemporanea e si mette in gioco per la prima volta come coreografa. Rientrata a Napoli, continua la sua ricerca sul movimento e scopre l’anatomia esperienziale. Si perfezione sotto la guida di Claudio Malangone e Anna Nisivoccia, entrando a far parte della compagnia di danza contemporanea Borderline danza diretta da Malangone. Attualmente frequenta la scuola di mimo corporeo e commedia dell’arte presso l’ICRA project diretta dal Maestro Michele Monetta e insegna teatro-danza presso il laboratorio teatrale Delirio Creativo diretto da Raffaele Bruno. A gennaio sarà alla Galleria Toledo con Breviario del caos diretto da Enzo Marangelo.

Testo di Veronica Longo
Rassegna Stampa a cura di Rosalba Volpe

Inaugurazione 17 ottobre ore 18

Atelier Controsegno
via Napoli, 201 Pozzuoli
mar-sab 10-14 e 16-20, dom 16-19.30
ingresso libero



Messaggio di Gino il lunedì 19 ottobre 2015 alle 08:37   -  forum administrator-  forum moderator
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AH Group
AU International Contemporary Art Exhibition in Naples from Japan

sabato 24 Ottobre 2015 ore 18:00

Biblioteca della Fondazione Morra
da lunedì 26 ottobre a giovedì 29 ottobre 2015

Se vuoi capire l’arte, prima di tutto bisogna abbandonare i pensieri e saltare verso il cielo.

Shozo Shimamoto
3° Caos Se cammini capisci l’arte

Una variegata unione di artisti Giapponesi, accomunati dagli insegnamenti del Maestro Shozo Shimamoto e dalla lettera dell’alfabeto あ(ah in giapponese), attua una differente idea di fare arte insieme, veicolando delle molteplici pratiche artistiche nell’evento espositivo e performativo AU International Contemporary Art Exhibition in Naples from Japan del collettivo AH GROUP ospitato da sabato 24 ottobre (dalle ore 18:00) fino a giovedì 29 ottobre nella Biblioteca della Fondazione Morra.
Del gruppo AH quindici artisti saranno a Napoli per presentare le composizioni artistiche e le performances al pubblico.

Gli artisti di cui saranno esposte le opere sono:

AKAI MICHIKO TADA KEIKO yamamoto masaya
AMANO IRIKA TAMURA HIROAKI JANI PIRNAT
KUROIRO ANDO TAKAGI TORU YOKOTA YOKO
IDO RYUJI TUJII ERI JOHN HELD
INABA TOMITA YOKO MARY
UNO YOSHIKO NAUROKO LOCO
OCHI NAOKO NAGAI HAYATO SHIMAMOTO RENO
KASHIHARA SHIZUKA NISHIZAWA YUKO SHIMAMOTO HITOMI
KAJIYAMA HAIKAKE HIIRO KAWATANI TAKEHIRO
KIRIMINE YOSHIMI HAMADA KUNIKO KADONO MITSURU
KUBO HIROKI HARASHI KEI KAJIHARA KUMIE
KONISHI MAKO HIRO. KIM SUMIKO
SHIRAMOTO YOJI HIROKI OUGA SHIOMI TAKAAKI
Season Lao FUJIWARA IKUKO TAKADA YUHEI
NAKATA SHO HORIE SHINBUNONNA
SUGAI YAE MATUsh*tA KATUYA MAD RICE
SUZUKI MAYAKO MATUTANI MINAKO MIYAMOTO MITUNOBU
TAGAMI REIKA MATUDA MARIKO YAGI TOMOHIRO
TAKEGAMI KURUMI MORIKAWA NAOMI SETUKO
TADA SUZUNE YATA AKIKO TAMAKI TATSUMASA
KANYAN KOUNO TUBASA NOMURA MOTO
YUMI SATO MISAKO FUJIWARA CHIMUCHIMU
OKADA ERI TANO KAZUHIRO FURUKAWA HIROKAZU
ISO YAMAMOTO MsMr Shu HOSOMA CHIKAKO
OOKA KIYOKO TAKEMOTO KOJI FURUKAWA HIROKAZU
EDO YUTAKA TOSEI AKI  

INFORMAZIONI

Sede:
Biblioteca della Fondazione Morra
vico Lungo Pontecorvo, 29D
80135 Napoli
Tel +39 081 5641655 - Fax +39 081 5641494
info@fondazionemorra.org
www.fondazionemorra.org

Date:
24 ottobre – dal 26 al 29 ottobre 2015

Orario:
10:00 - 19:00 dal lunedì al venerdì / sabato 10:00 - 14:00 / domenica chiuso.

Ingresso Gratuito



Messaggio di Gino il martedì 20 ottobre 2015 alle 17:00   -  forum administrator-  forum moderator
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logo PAN

La newsletter del PAN | Palazzo delle Arti di Napoli, ha la finalità di illustrare, ai cittadini e ai turisti, le numerose attività promosse dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, quali: mostre, rassegne cinematografiche, avvenimenti culturali e altro, ospitate presso il Palazzo delle Arti di Napoli, che ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella in via dei Mille n. 60, Napoli.

The PAN | Palazzo delle Arti di Napoli Newsletter contains the latest news concerning the several activities - supported by Councillor's Office for Culture and Tourism, Municipality of Naples - such as: art exhibitions, film shows, workshops, cultural events and so on, hosted at Palazzo delle Arti di Napoli, Palazzo Roccella, via dei Mille n. 60, Naples.


Cerimonia del Premio "IV Trofeo Nazionale della Nuova Musica italiana di Radio Italia 7 note dalla Scuola"

Cerimonia del Premio "IV Trofeo Nazionale della Nuova Musica italiana di Radio Italia 7 note dalla Scuola"

Sala Pan
Venerdì 23 ottobre ore 17.00

Premio ricevuto dal cantautore Lino Blandizzi e dagli alunni dell'Istituto Superiore Statale "Pitagora". Il Concorso promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha lo scopo di promuovere la musica italiana, lo sviluppo di nuove espressioni artistiche in ambito scolastico e valorizzare i talenti delle nuove generazioni.


Presentazione del  libro "Italici e città" di Luca Mendolesi

Presentazione del libro "Italici e città" di Luca Mendolesi

Sala Di Stefano
Giovedì 22 ottobre ore 17.00

Economista, storico del pensiero, docente di politica economica, l'autore, esplora alcune caratteristiche illuminanti della rete italica mondiale, le conseguenze dell'attuale protagonismo emergente delle città e delle aree metropolitane, il ruolo delle diaspore (italica inclusa) nel processo in corso di crisi-superamento della logica westfaliana, la riproposizione della "questione europea" (vista da est e dal nord, oltre che da ovest e da sud), le conseguenze benefiche che potrebbero scaturirne anche pro domo nostra. All'incontro, promosso dal Comune di Napoli e dalla "A Colorni-Hirschman International Institute", saranno presentiper un'intervista mirata all'autore, l'assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali, europee, della stampa, delle associazioni imprenditoriali, delle università.


Qui la meta è partire

C.A. Bixio - Musica e Cinema nel '900 italiano

II Piano
Dal 21 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016

Conferenza Stampa e inaugurazione 21 ottobre ore 11.00
La Mostra celebra Cesare Andrea Bixio, uno dei figli più illustri di questa città, uomo dalla spiccata sensibilità creativa e figura chiave del suo tempo che con i successi di una straordinaria carriera ha influenzato la cultura popolare italiana del '900.


Qui la meta è partire

20 anni con Pino (addòve!)

I Piano
Dal 16 ottobre al 10 gennaio
Fotografie e video di Alessandro d'Urso

La Mostra a cura di Roberta de Fabritiis, in collaborazione con il Comune di Napoli è un omaggio ad un amico, con il quale Alessandro d'Urso ha condiviso un ventennio della sua vita personale e professionale.


Qui la meta è partire

Ole.02 Festival

Loft
Dal 16 al 31 ottobre
Conferenza stampa di presentazione venerdì 16 ore 11.00

Un fitto calendario di eventi, tutti incentrati su Arduino, Raspberry e Python.
Se l'obiettivo della prima edizione era diffondere, sensibilizzare ed esplorare la letteratura elettronica e tutte le sue molteplici manifestazioni, quest'anno si aggiunge il desiderio di incrementare l'alfabetizzazione digitale dei giovani, con particolare attenzione verso coloro che risiedono nel Mezzogiorno.


I Mazzella

I Mazzella

Foyer
Dal 6 ottobre al 2 novembre

Retrospettiva dei tre fratelli Elio, Luigi e Rosario che  hanno "raccontato" a Napoli, ognuno con la propria espressività, l'Arte di questi ultimi anni, caratterizzando la vita artistica con motivi di originale creatività.


punto.Lettura Nati per Leggere

Riprendono i consueti appuntamenti al punto.Lettura Nati per Leggere

III Piano
Nato nel 2012 presso il PAN | Palazzo delle Arti di Napoli dall'alleanza tra il Comune di Napoli e Nati per Leggere, il punto.Lettura Nati per Leggere è il primo spazio lettura delle bambine e dei bambini della città. Nati per Leggere è il Programma di promozione della lettura in famiglia da 0 a 6 anni promosso in Italia da 15 anni dall'Associazione Culturale Pediatri ACP, dall'Associazione Italiana Biblioteche AIB, dal Centro per la Salute del Bambino onlus CSB, con il coinvolgimento della società civile espressa dai lettori volontari. 
Il punto.Lettura Nati per Leggere è aperto tutti i mercoledì e giovedì, e il secondo sabato mattina del mese:
✿ mercoledì
10.30/13.00 | Le storie piccoline, 0/3 anni con mamme, papà, nonni, zie, tate e tutti i grandi che si prendono cura dei piccoli
✿ mercoledì e giovedì
16.30/18.30 | #abassavoce con Nati per Leggere, da 3 anni
✿ secondo sabato mattina del mese
10.30/12.30 | Il sabato di Nati per Leggere
✿ scuole mattina su prenotazione
Per informazioni:
cell. 389 9157256
napoli@nplcampania.it 
www.natiperleggere.it
www.facebook.com/nplcampania


Baby Pit Stop

Baby Pit Stop al PAN

Baby Pit Stop al PAN
Grazie alla sensibilità dell'Associazione Spirale d'idee, organizzatrice della Mostra Andy Warhol.Vetrine, e al supporto dell'azienda Milobito, i più piccoli riceveranno finalmente un'adeguata accoglienza nel nuovo "punto cambio" inaugurato al Pan che presto potrà diventare il primo di una rete napoletana di quei Baby Pit Stop Unicef presenti su tutto il territorio nazionale. Un gesto di grande accoglienza perchè le madri possano muoversi senza restrizioni, portare i loro bambini con loro, e sostare al momento della poppata o del cambio del pannolino, mentre s ono in giro per la città.


Logo PAN

Recupero e la valorizzazione dell'Archivio storico del PAN

È iniziato il recupero e la valorizzazione dell'Archivio storico del Pan, comprendente le mappe di cantiere consultabili su appuntamento e il cui indice è pubblicato su internet. Visita la pagina dell'Archivio e consulta il documento on line.



PAN | Palazzo delle Arti di Napolivia dei Mille n. 60
0817958603-04-05 (uffici) - 0817958600 (guardiania) - 0817958660 (fax)
www.pan.comune.napoli.it
email: pan@comune.napoli.it 

Assessorato alla Cultura e al Turismo
Direzione Centrale, Cultura Turismo e Sport - U.O. PAN|Palazzo Arti Napoli
Responsabile Dott.ssa Giuseppina Cesarelli

Come da Delibera C.C. n° 49 del 26/9/2014, secondo un tariffario stabilito, si comunica che all'interno del Pan sono disponibili Spazi a Tariffa per i quali si può presentare un'istanza all'Assessorato alla Cultura e al Turismo - Assessore, dott. Nino Daniele assessorato.cultura@comune.napoli.it - e per conoscenza all'U.O. Pan|Palazzo delle Arti Napoli - alla responsabile d.ssa Giuseppina Cesarelli giuseppina.cesarelli@comune.napoli.it e a pan@comune.napoli.it.

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Messaggio di Gino il mercoledì 21 ottobre 2015 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
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21/10/2015

C.A. Bixio

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

Musica e Cinema nel '900 italiano. Le note di Bixio accompagnano in un viaggio fatto di immagini storiche, focus su avvenimenti scientifici e contributi artistici da ogni campo.


 

comunicato stampa

La mostra “C.A. Bixio – Musica e Cinema nel ‘900 italiano” dopo il successo ottenuto nelle anteprime di Ravello e Spoleto, approda a Napoli, città nella quale il compositore è nato nel 1896 e nella quale ha collezionato i primi successi di una straordinaria carriera che ha influenzato la cultura popolare italiana del ‘900.

Dal 21 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 la mostra, promossa dal Comune di Napoli e voluta dal Sindaco Luigi de Magistris (che ha definito C.A. Bixio “il padre napoletano del pop italiano”), e dall’Assessore alla Cultura e Turismo Gaetano Daniele, farà tappa al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli. L’esposizione è realizzata dai figli del grande compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, e gode del patrocinio e della collaborazione di importanti enti istituzionali e privati come SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Università "Sapienza" di Roma e RAI‐Teche e l’Osservatorio Giovani dell’Università Federico II di Napoli.

Proprio da Napoli, Bixio ha tratto lo spunto creativo per innovare l’illustre tradizione musicale napoletana, gettando così le basi per una rivoluzione culturale che lo ha portato in poco tempo a inventare la canzone italiana come noi, ancora oggi, la intendiamo in termini di lingua, struttura e musicalità. Le sue canzoni Mamma, Parlami d’amore Mariù, Vivere sono delle vere e proprie pietre miliari, e sono cantate e conosciute in tutto il mondo.

«Napoli è una città fondamentale nella storia umana e artistica di mio padre – dichiara il figlio del compositore, Franco Bixio – perché, proprio lì, dalla stretta amicizia con Totò ed Eduardo De Filippo, ha tratto l’ispirazione popolare che gli è valsa i primi grandi successi. Mio padre ha sempre tenuto Napoli nel suo cuore, anche quando il lavoro, il successo, la vita lo hanno tenuto lontano da essa. Non l’ha mai dimenticata. E questo grande amore è testimoniato dal fatto che la sua ultima canzone, composta poco prima di morire, era proprio in napoletano. Credo sia doveroso rivolgere un ringraziamento alla città di Napoli che, oggi, ospitando questa mostra, ricambia la devozione di uno dei suoi figli più illustri».

L’obiettivo della mostra è quello di presentare l'origine della canzone italiana e celebrare Cesare Andrea Bixio, uomo dalla spiccata sensibilità creativa e figura chiave del suo tempo: artista e innovatore della cultura e dello spettacolo e, al tempo stesso, uomo dalle grandi intuizioni commerciali e imprenditoriali in campo editoriale. Nel 1920 ha fondato la prima casa editrice musicale tenuta a battesimo nel luogo che diventerà il polo della musica leggera (Galleria del Corso a Milano). Ha collaborato con artisti del futurismo, ed è stato il primo autore italiano a produrre canzoni per alcuni tra le maggiori interpreti francesi del varietà, così alimentando il legame tra le città di Napoli e Parigi, a quel tempo, capitali della cultura. Ha, inoltre, composto le musiche per il primo film sonoro italiano La Canzone dell’Amore (1930), e l’amore per il cinema lo ha portato, negli anni ‘60 a fondare la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore, che nel corso degli anni ha prodotto grandi artisti come Morricone, Piovani, Goblin e tanti altri.

Come recita il sottotitolo, la mostra racconta un bel pezzo di storia del cinema e della musica italiana del ‘900. Le note di Bixio accompagnano il visitatore in un viaggio fatto di immagini storiche, focus su avvenimenti scientifici e contributi artistici da ogni campo, strizzando l’occhio a innovazioni particolari e curiosità del secolo scorso.
Il nucleo centrale è sviluppato intorno alle copertine degli spartiti dei primi cinquant’anni del ‘900, veri e propri capolavori di grafica che rappresentano le varie epoche e tendenze artistiche dell'arte visiva. Non mancano le immagini dei film musicati da Bixio e le sequenze delle canzoni interpretate sia da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, Elsa Merlini, Macario, sia dalle grandi voci dell’epoca come Beniamino Gigli.

Il progetto è frutto della collaborazione del Gruppo Editoriale Bixio e dell'Associazione Musikstrasse con il Master in "Allestimento e Progettazione di Componenti” della Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, ed è stato firmato dal giovane architetto Massimo Burlina.

È stato anche realizzato un volume dedicato alla mostra, pubblicato dalla casa editrice Arcana. Il catalogo presenta al lettore il percorso della mostra attraverso le immagini più belle delle copertine degli spartiti del Gruppo Editoriale Bixio e le parole di illustri autori e giornalisti di spettacolo che con i loro contributi hanno voluto ricordare il Maestro.
Per l'importante valenza artistica dell'esposizione, la mostra è stata insignita della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, riconoscimento consegnato in occasione della inaugurazione a Ravello nel 2013.

Raccontare di Cesare Andrea Bixio, significa anche raccontare la Storia (quella con la S maiuscola) del Novecento, secolo controverso, caratterizzato da forti divergenze ideologiche e sociali e segnato da due guerre che hanno profondamente inciso sulla vita e sui comportamenti di un intero popolo.

Inaugurazione 21 ottobre

PAN Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra) Napoli
Dal lunedì al sabato h. 9,30 – 19,30. Domenica h. 9,30 – 14,30. Chiuso il martedì
Intero 5,00 Euro; Ridotto 3,00 Euro



Messaggio di Gino il mercoledì 21 ottobre 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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21/10/2015

Gina Hoover e Matt Jacobs

Intragallery, Napoli

Due artisti americani esordienti nel campo della pittura e della scultura, inaugurano la stagione autunnale della galleria. Nelle loro opere c'e' divertimento e provocazione.


 

comunicato stampa

a cura di Pia Candinas

Gina Hoover e Matt Jacobs, due giovanissimi artisti americani esordienti nel campo della pittura e della scultura, inaugurano con questa doppia personale la stagione autunnale di Intragallery, che, con l'esempio di questo primo appuntamento, intende dedicare anche in futuro un particolare impegno e attenzione alla nuova arte americana.

"Pionieri" di un'arte innovativa, coraggiosa e diversa dalla tradizione estetica e formale storica, Gina Hoover e Matt Jacobs rappresentano esperienze e sperimentazioni forti legate a nuove idee e visioni estetiche che continuano ad arrivarci dagli Stati Uniti. Nelle loro opere c'è divertimento e provocazione, ironia e leggerezza, ancorate, nonostante trasgressioni e provocazioni formali, ad una seria conoscenza del mestiere, tipica dei giovani artisti che si sono formati nei dipartimenti artistici delle grandi università americane. Nel caso loro si tratta della famosa “Tyler School of Art” della Temple University di Philadelphia e di Roma.

Certamente, Gina Hoover e Matt Jacobs provengono dalla grande tradizione dell' "Abstract Expressionism", da generazioni di padri, nonni e bis-nonni che negli anni '30 fondarono la storia dell'arte americana del 20esimo secolo e che ebbero una notevole influenza anche sull'arte europea. Ma sembrerebbe che, a differenza dei loro "antenati", i giovani creatori di arte di oggi siano meno legati alle grandi teorie dell'estetica e della filosofia, tipiche dei gruppi e movimenti artistici del passato. In un certo senso il loro lavoro è più solitario, anche se con i mezzi virtuali di oggi, la comunicazione del mondo dell'arte è facilitata e stimolata enormemente. Assomigliano alle formiche che costruiscono sotto terra strade e dei tunnel e dei percorsi labirintici che formano una struttura nascosta logica e stabile. Così le opere di Gina e di Matt: sono create dal nulla, talvolta da dettagli, da sensazioni e da oggetti che prendono forma e che aggiungono al quotidiano il suo divertimento. I risultati nel caso di Matt Jacobs sono espansione, colori stravaganti, forme improbabili e materiali poco usati in scultura e anche in pittura. Nel caso di Gina invece parliamo di una pittura astratta imparentata con il figurativo, materica, densa e spessa, silenziosa e dirompente, forte, poetica, narrativa, con uno spazio pittorico dove struttura e gioco si prendono in giro a vicenda.

Gina Hoover nasce a Lancaster, Pennsylvania, nel 1990. Vive e lavora a Philadelphia. Studia dal 2008 al 2012 presso la Tyler School of Art Philadelphia e Roma, dove consegue il Bachelor of Fine Arts in Painting. L'elenco delle mostre a sua merito comprende la Gleaners Gallery di Philadelphia, 2014; la Ecos Gallery di Roma, 2013; la Temple University di Roma, 2010/2011; la Goldilocks Gallery di Philadelphia, 2012, e altre.

Matt Jacobs nasce nel 1988. Vive, lavora e studia a Philadelphia presso la Tyler School of Art, dove conseguirà il Master in Fine Arts nel 2016. Nel 2011 ha vinto il premio "Artists in Residence" presso il Skaftfell Center for Visual Arts a Seydisflordur, Iceland. Il suo lavoro è stato esposto al Bemis Center for Contemporary Art, Omaha, NE; alla Glass Curtain Gallery Chicago, IL; la Epsten Gallery a Kansas City, MO, e altre. Recentemente è iniziata una collaborazione con "Made in Americana" a New York.

Inaugurazione 21 ottobre ore 18,30
Intragallery
via Cavallerizza a Chiaia 57 - Napoli 80121
da lunedì al venerdì ore 17-20, sabato ore 10.30-13



Messaggio di Gino il mercoledì 21 ottobre 2015 alle 08:50   -  forum administrator-  forum moderator
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21/10/2015

Un sogno nel cassetto

Frame Ars Artes, Napoli

3 artisti per Frame. Dipinti di Giusy Giustino, Chiara Campanella, Antonio Massari


 

sintesi del comunicato stampa

Frame Ars Artes inaugura con questa mostra la nuova sezione 'un sogno nel cassetto' dedicata a quanti hanno coltivato in privato, per un pubblico ristretto, per pochi amici la propria vena artistica o l'hanno messa in secondo piano rispetto all'attivita' principale ritenendola un divertissement, un passatempo, una debolezza narcisistica su cui non indugiare. Inaugurazione 21 ottobre ore 19.30.



Messaggio di Gino il mercoledì 21 ottobre 2015 alle 10:24   -  forum administrator-  forum moderator
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testata con logo madre e fondazione morra greco

Titolo newsletter napoli fondazione morra greco

titolo stano - filko

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli è lieta di annunciare la presentazione dell’opera Pane al Pane di Lorenzo Scotto Di Luzio (Pozzuoli, 1972), realizzata nel contesto di PROGETTO XXI (ed. 2015), in collaborazione con Fondazione Morra Greco, Napoli, e nell’ambito della mostra L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte (a cura di Achille Bonito Oliva con il patrocinio di EXPO MILANO 2015), progetto espositivo che si articola in vari interventi su tutto il territorio nazionale presso musei pubblici e fondazioni private.

Il n°3 di Largo Avellino, un tempo negozio di barbiere, è il luogo scelto da Lorenzo Scotto di Luzio, che decide di inaugurare per la Fondazione Morra Greco un nuovo spazio espositivo, posto a livello stradale ed esposto allo sguardo dei passanti, con l‘installazione site-specific dal titolo Pane al Pane, che consiste nella realizzazione di un sistema idraulico ispirato al tema dell’abbondanza. L’opera, una pioggia di vino rosso che cade dal soffitto per depositarsi in un’ampia vasca di raccolta, approfondisce e sviluppa il già ampio repertorio di lavori dell’artista caratterizzato da allegorie cariche di ambiguità, in continuo conflitto tra austera eleganza e senso del grottesco. Un appello morale al principio di realtà, come l’espressione Pane al Pane suggerisce, che funge da contrappasso verso un falso ideologico tutto da disinnescare.

 

 

PIU' INFORMAZIONI >
 
 
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Messaggio di Gino il venerdì 23 ottobre 2015 alle 08:42   -  forum administrator-  forum moderator
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23/10/2015

Angelo Volpe

Galleria Siniscalco, Napoli

Acid fairytale. Un ciclo di 12 opere ad olio su tela, arricchita da una video-istallazione, che prende spunto da un genere letterario antico e popolare come la fiaba.


 

comunicato stampa

Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 19.00, nello spazio espositivo della GALLERIA SINISCALCO in via Carlo Poerio 116 a Napoli, sarà inaugurata la personale di pittura di Angelo Volpe dal titolo “acid fairytale”, a cura di Maurizio Siniscalco. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale ArteAs in collaborazione con la UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro e la Femptec - Fundação de Gestão de Projetos di Rio de Janeiro.

È una fiaba acida e allucinata quella che racconta Angelo Volpe con la sua più recente produzione artistica: un ciclo di 12 opere ad olio su tela, arricchita da una video-istallazione, che prende spunto da un genere letterario antico e popolare come la fiaba. Dissacrante e spietato, Volpe descrive la sua personale verità morale attraverso un linguaggio espressivo ispirato al mondo fantastico che pervase l’opera letteraria di Giovambattista Basile, il quale usò la fiaba, considerato genere “leggero”, per sfuggire al controllo politico, con lo scopo di intrattenere e raccontare la società.

Ci si imbatte in una galleria di personaggi incantatori (per certi versi familiari all’universo Disney) attraverso i quali ammaliare e assopire adulti e bambini diviene assoggettamento ad un modello di “sottocultura”, ovvero ad una civiltà del consumo che rischia di creare una “omogeneizzazione culturale”. Le opere si susseguono e si rimandano in un unico racconto, in cui è ritratto un mondo che riassume gli opposti della vita: l’ordinario e l’anomalo, il magico e il quotidiano, il regale e l’osceno, l’orribile e il soave, usando il linguaggio fantastico della fiaba per evidenziare la condizione dell’individuo “de-soggettivizzato”.

Ritratti antropomorfi di personaggi storico-politici e opere che analizzano la condizione sociale contemporanea hanno l’obiettivo di incantare, stupire, sorprendere ma anche divertire: il linguaggio fantastico adottato intende instaurare un dialogo con l’osservatore, inducendolo a riflettere su alcune manipolazioni socio-culturali che influiscono inconsciamente sul vivere quotidiano condizionandone l’esistenza.

Organizzazione: ArteAs - Associazione Culturale | Coordinamento generale: Marco Polito | Allestimento: Józef Czerw | Ufficio Stampa / info: ArteAs - www.arteas.org - arteas2007@libero.it - tel. +39 081 764 33 33

Inaugurazione 23 ottobre ore 18

Galleria Siniscalco
via Carlo Poerio, 116 Napoli
lun 17-20, mar-sab 10-13.30 e 17-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 23 ottobre 2015 alle 08:43   -  forum administrator-  forum moderator
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23/10/2015

Nik Spatari

Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Napoli

Le immagini/video, proiettate lungo il percorso espositivo, e le 8 opere di grande formato approfondiscono i diversi momenti e le diverse tematiche dell'universo dell'artista.


 

comunicato stampa

La mostra è un compendio dell’opera di NIK SPATARI, artista di origini calabresi il quale per molti anni ha vissuto in diversi luoghi sia all’estero che in Italia, e che rappresenta una delle personalità artistiche contemporanee più singolari e poliedriche a livello internazionale. Sua è l’ideazione del MUSABA Parco Museo Laboratorio Santa Barbara a Mammola in provincia di Reggio Calabria che, attivo sin dal 1969, costituisce un esperimento dinamico e in divenire di ricerca di nuove frontiere della creatività che rappresentano un incontro del senso del futuro e di conoscenza del passato.

La mostra è una iniziativa della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, presieduta dal Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ospitata dall’Università Suor Orsola Benincasa e realizzata con MUSABA-Fondazione Spatari/Maas. La mostra sottolinea l’impegno della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo per la valorizzazione della cultura meridionale e delle sue espressioni artistiche più alte.
L’esposizione, curata da MUSABA-Nik Spatari e Hiske Maas, è stata allestita al Piano Mostre dell’Università Suor Orsola Benincasa, all’interno del suo polo museale accanto al Museo Storico e al Museo del Giocattolo dell’Ateneo napoletano, impegnato da oltre due anni in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo a promuovere una serie di attività culturali (mostre, convegni, seminari e iniziative socio-culturali ed economiche) finalizzate ad accrescere il ruolo di Napoli come uno dei centri culturali del Mediterraneo.

Le immagini/video, proiettate lungo il percorso espositivo, e le 8 opere di grande formato (una fra tutte, la monumentale “Il sogno di Giacobbe”, lunga 14 metri, larga 6, alta 9), approfondiscono i diversi momenti e le diverse tematiche dell’universo di Nik Spatari, facendone emergere la singolare personalità di un artista profondamente immerso nella storia e nel mito, proiettato verso il futuro e l’utopia. In questo senso, conoscere la produzione di Nik Spatari, vuol dire viaggiare attraverso l’orizzonte del linguaggio artistico con una prospettiva densa di cultura, mitologia, tragedia: ne sono testimonianza le opere dedicate alla Bibbia (tema sacro) affiancate senza soluzione di continuità alle tavolette che raffigurano i segni zodiacali (“L’Oroscopo”) o al pannello – composto da 8 opere, di 250 x 450 cm. – intitolato “Allegoria di Pompei”.
Spatari ha finalizzato la sua attività internazionale in funzione della promozione della terra di Calabria come crocevia delle arti mediterranee. Ne sono esempio la realizzazione del MUSABA, innovativo e cosmopolita, unica sintesi di parco-museo-scuola-laboratorio che realizza manifestazioni internazionali e dove la Foresteria, nata per favorire il confronto fra giovani artisti e volontari, costituisce un mezzo per lo scambio e la condivisione delle nuove tecniche, strumenti e metodologie anche d’oltre-confine.
Nik Spatari ha compiuto 86 anni ad Aprile e ha sviluppato la sua arte e il suo impegno culturale in Italia e in molti centri europei ed extra europei nell’arco di 70 anni di intensa attività.

L’opera MUSABA è un autentico momento di ricchezza del territorio: un prolungamento del museo storico ambientale della tradizione italiana, che nella regione calabrese ha visto i segni del trauma della modernità cui il percorso di Spatari indica una via d’uscita come risanamento e prospettiva monumentali.

Nik Spatari, intervenendo su un sito suggestivo, di significativo passaggio dell’uomo, altrimenti condannato all’abbandono e al degrado, ha permesso un recupero non banalmente conservativo di monconi architettonici e di crolli, ma un inserimento attivo di essi in un progetto che è della memoria e della vita. La mostra, quindi, costituisce un riconoscimento e un doveroso omaggio a una delle figure più creative e poliedriche del nostro tempo.

«Ho voluto dedicare una mostra a questo artista eccezionale non soltanto per la potente suggestione delle sue opere e per il contributo che egli da quasi mezzo secolo, con il Parco Museo Santa Barbara, sta dando allo scambio e alla contaminazione fra linguaggi artistici contemporanei a livello internazionale, – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo, Emmanuele Francesco Maria Emanuele – ma anche e soprattutto per il fecondo connubio che Spatari ha saputo creare tra cultura e territorio, nello specifico quello calabrese. Sono, infatti, da sempre un convinto promotore dell’arte che rompe i confini e si inserisce attivamente nel contesto circostante con valore didattico e di recupero: basti pensare alla street-art che ho portato a Tor Marancia a Roma, facendo di un quartiere popolare un luogo visitato più dei musei, e che con la Fondazione Terzo Pilastro replicherò nel Meridione d’Italia per dare una nuova dignità a luoghi oggi degradati ed in abbandono».

Inaugurazione 23 ottobre

Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa
via Suor Orsola, 10 Napoli
Lunedi - venerdì ore 10,00 - 17,30. Chiuso sabato e domenica
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 23 ottobre 2015 alle 08:43   -  forum administrator-  forum moderator
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23/10/2015

Mario Ricci

Studio49 Arte&Dintorni, Napoli

Prima Corsa. Un gioco veloce, animato come il sogno che non riconosce i limiti della realta', spazia e prende forma traducendosi in immagine eclettica.


 

comunicato stampa

Corrono sul muro bianco, anzi si rincorrono trattenute entro colorati cartelli, macchinine di alluminio sfuggite di mano al gioco di un bimbo come divenuto adulto all’improvviso; escono dalla scatola che le aveva protette negli anni severi che superano l’adolescenza e cercano lo spazio, questa volta in verticale. Un gioco veloce, animato come il sogno che non riconosce i limiti della realtà, spazia e prende forma traducendosi in immagine eclettica tra un colorato onirico e una remarque futurista.

Così appare “Attimo”, racconto di uno scontro mancato, disegnato nella fuga ammorbidita dalla curva colorata del percorso di due macchinine che girano in senso opposto; l’immagine diventa scontro caleidoscopico in “Oltre i passi”, una corsa solitaria verso l’infinito che pare, nell’intersecarsi delle rette nel punto di convergenza, scoppiare in mille colori. In mostra solo poche opere ma tante le immagini che riflettono: divertenti eppure passionarie, simulazioni di giochi ingenui eppure meditati come“Tira e molla di attrazioni divergenti” o l’avvio di una corsa in “Skyline”; diventano poi composizioni raffinate in “Innesti visivi” e “ No sense”, fino a cedere, perché no, a rendere omaggio a Napoli e alle curve del suo golfo, divenuto pista per la rossa macchinina di “E…”, e al Vesuvio di“Exploit”, un cono eruttivo di colorate macchinine pronte a riiniziare la corsa del nostro vivere quotidiano. Ma quelli dei giochi di Mario non erano gli anni in cui cantavamo: andavo a cento all’ora per veder la bimba mia? Guardando le sue macchinine, con un po’ di humor, raro ai nostri seriosi tempi, può darsi che si ceda alla tentazione di canticchiarla.

Inaugurazione Venerdi’ 23 ottobre alle ore 18:00

Studio49 Arte&Dintorni
via Carlo De Cesare, 7 Napoli
lunedì-sabato 10-19. Domenica chiuso
ingresso libero



Messaggio di Gino il lunedì 26 ottobre 2015 alle 13:53   -  forum administrator-  forum moderator
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L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte

a cura di Achille Bonito Oliva

MATTEO FRATERNO

L’albero della Cuccagna

Padula - Certosa di San Lorenzo, Giardino del Priore

INAUGURAZIONE
giovedì 29 ottobre 2015, ore 11

L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, è la mostra diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tra musei e fondazioni pubbliche e private che coinvolge oltre 40 artisti, scelti dal critico d’arte per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell'albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte per invitare a riflettere sui temi dell'alimentazione e sulle sue implicazioni sociali, in sintonia con EXPO 2015, partner del progetto, con la collaborazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

In questo contesto, viene presentato, nella Certosa di Padula, L’albero della Cuccagna di Matteo Fraterno che recupera il senso primario dell’arte come nutrimento dello spirito e crea un ‘Albero del Priore’ per il Giardino della Certosa di Padula, con oggetti e immagini dei Santi patroni della zona nel peculiare rapporto simbolico con la terra ed il cibo, proponendo di cogliere l’unione dei Santi dei Comuni del Vallo di Diano, per connettere i popoli che hanno attraversato il territorio, lasciando tutto il potenziale della biodiversità esistente.
Il respiro della Terra, tema di EXPO 2015, dentro e fuori la Certosa di Padula è forte, la ricchezza e la varietà dei prodotti tipici è identità della città. Nell’Albero del Priore Santi e territorio raccontano nuove storie, la cuccagna si fa utopia e l’arte aiuta a riconoscere e a decodificare la possibile estetica connessa all’economia della cultura.

La manifestazione si svolge con il  patrocinio di EXPO Milano 2015 e vede coinvolti il Polo museale della Campania insieme alla Fondazione Morra, con il Patrocinio del Comune di Padula e il supporto della Comunità montana di Vallo di Diano, con il sostegno dell’Associazione DNA Maratea.
Grazie alla partecipazione del Comune di Padula e della Comunità montana di Vallo di Diano, la mostra verrà successivamente presentata in altri spazi, allo scopo di moltiplicare la comunicazione capillare dell’opera connessa ai temi dello sviluppo del Vallo.

MATTEO FRATERNO

Co-fondatore di Osservatorio Nomade - Stalker Roma e di ilmotorediricerca, laboratori creativi fondati su pratiche relazionali e ludiche. La sua opera trova conferma nella relazione tra vari aspetti immateriali: processo, metodo, metodologia, che insieme alla relazione e l’interrelazione (preferibilmente in luoghi e situazioni, estreme) mantiene attivo quel meccanismo cooperativo che conferma l'importanza dell'aggregazione libera da riferimenti ideologici o di sistema. I suoi lavori sono spesso incentrati sulla memoria storica, e sul territorio inteso come sistema di interazione tra ambiente e abitanti. Fraterno preleva dai luoghi esplorati durante le sue frequenti peregrinazioni culturali le emozioni e le visioni di un processo creativo complesso ed articolato. Le materie sdoganate dalla loro inerte appartenenza e condotte nel territorio dell'arte diventano elementi costruttivi di pittura, scultura, installazione, video e happenings. Matteo Fraterno lavora su queste tematiche dagli anni ’80 sia sulla scena nazionale che internazionale.
Tra le opere recenti: ΤΑΞΙΔΙ ΣΤΑ ΑΝΤΙ-ΚΥΘΗΡΑ - Viaggio verso ANTI Citera (2011-2012); in-differenziati, athina 2012 (2012); La persistenza del significante (2010); RADIO EGNATIA, regia Davide Barletti. Produzione Fluid Video Crew, Istituto di Culture del Mediterraneo, Geco Produzioni, Stalker/ON (2008); RITRATTI FEMMINILI, a cura di Loredana Troise, Galleria Opera, Sant'Agata de' Goti, Benevento (2011); G. DI VILLEHARDOUIN & FIGLI, a cura di Rossana Macaluso, E-M Arts / Museo Hermann Nitsch Napoli (2013); RAZZA VESUVIANA, a cura di Achille Bonito Oliva, SUDLAB Portici (2013); FEMMINILE DE VILLEHARDOUIN, a cura di Rossana Macaluso, R. Morra e L. Troise, Forum Universale delle Culture Napoli e E-M Arts (2014). Tra le mostre collettive: HEAVEN_LIVE - 2° ATHENS BIENNAL, con Cesare Pietroiusti, Atene (2009); L’ISOLA DI SANTO JANNI Il mare nel mito, MARartEA, Maratea (2009); TRANSIENT SPACES – THE TOURIST SYNDROME a cura di Raffaella Morra, Marina Sorbello, Antje Weitzel, E-M ARTS / Fondazione Morra Napoli (2010); INTRECCI, a cura di Achille Bonito Oliva, in Islam in Sicilia, un giardino tra due civiltà, Fondazione Orestiadi, Gibellina (2012); THE WALK, a cura di Armin Linke e Glegg & Guttman, HfG Università di Arte, Karlsruhe Germania (2013).

INFORMAZIONI

Sede:
Certosa di San Lorenzo, Padula, Viale Certosa, 1 - Tel 0975 77745
pm-cam.padula.amm@beniculturali.it
pm-cam.padula.storico@beniculturali.it

Date:
29 ottobre – 8 novembre 2015

Orario:
ore 9.00 - 19.30 (ultimo ingresso 19.00) ; martedì chiuso

Ingresso:€ 4,00

Ufficio Stampa:

Polo museale, Simona Golia, tel . 081.2294478,
pm-cam.uffstampa@beniculturali.it

Fondazione Morra, Tel +39 081 5641655 / Fax +39 0815641494
info@fondazionemorra.org
www.fondazionemorra.org

Certosa di San Lorenzo, Padula

"Quella poi [l'abitazione] del Priore è adornata di eccellenti pitture, e vaghe gallerie, e molte stanze, la maggior parte di moderni stucchi, di logge con magnifici colonnati di Rinchiere, e di scalinate di marmo, per le quali si discende nel vasto e delizioso giardino abbellito de più rari fiori, di molti vasi d'agrumi, di prospettive, e di ben'architettate fontane."

Salmon, Continuazione dell'Italia, o sia descrizione del Regno di Napoli, Napoli,p. 169)

La costruzione della Certosa di San Lorenzo ebbe inizio nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico. Il monastero, ubicato nel pianoro dominato dal centro antico di Padula, è uno dei più grandi d'Europa: la superficie totale supera i 50.000 mq di cui oltre 30.000 di  superficie coperta.

La Certosa venne fondata non solo per rinsaldare il vincolo tra gli Angioini e il signore del Vallo di Diano, quindi per motivi diplomatici, ma anche per finalità pratiche. Il territorio di Padula, infatti, necessitava di una vasta opera  di bonifica delle paludi createsi in seguito alle piene del fiume Tanagro e l' Ordine certosino aveva conoscenze e capacità per impegnarsi anche in tale attività. Il cenobio è articolato secondo il rigido schema consolidatosi nel corso dei secoli, fin dalla costruzione dell'ordine, fondato nel 1084 da S. Brunone di Colonia, in Francia. Perciò, anche qui venne realizzata una struttura che manteneva netta la distinzione tra la parte bassa, destinata ai contatti sociali, all'attività amministrativa, agricola e artigianale, e la parte alta, dedicata invece alla clausura e alla vita ascetica dei Padri. Il parco recintato costituiva l'orto comune del complesso, coltivato a vite e cereali, e misurava oltre 20 ettari. Lungo i viali ortogonali si alternavano siepi ed alberi da frutto, mentre nei punti di intersezione si trovavano slarghi circolari delimitati da elci, allori e cipressi. Il complesso monastico crebbe di dimensione e di importanza nel corso dei secoli, fino al dominio Napoleonico, quando gli ordini monastici vennero soppressi. Fu allora che la Certosa di San Lorenzo venne saccheggiata e spogliata di gran parte dei tesori accumulati nei secoli: i quadri, gli ori, gli argenti, le statue ed i volumi della ricchissima biblioteca andarono dispersi. Al termine del periodo francese i Certosini tornarono nel monastero, ma nel 1866, dopo un lungo periodo oscuro, si giunse alla definitiva soppressione.

La Certosa, pur dichiarata Monumento Nazionale dal 1882, è stata abbandonata per decenni ed utilizzata come carcere, lazzaretto, caserma, scuola e, addirittura, come campo di concentramento durante le due guerre mondiali. Dal 1982 la Soprintendenza di Salerno e Avellino (che ha gestito la Certosa fino al 2014) ha intrapreso il lungo e complesso lavoro di restauro e rifunzionalizzazione degli spazi che ha ricondotto l'antica struttura all'originario aspetto: dal 1998 il Monumento è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità; oggi, tra l'altro, ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale, gestito dall'Amministrazione Provinciale di Salerno e una importante collezione di opere d'arte contemporanea dal titolo Le Opere e i Giorni, frutto della Rassegna internazionale svoltasi negli anni 2002-2004. Nel Desertum – ovvero il grande spazio verde che circonda la Certosa – alcune installazioni di opere d'arte contemporanea che hanno dato luogo alla manifestazione pluriennale dal titolo Fresco Bosco (2003–2006),  presentano diverse forme creative e offrono nuove suggestioni estetiche, promuovendo una innovativa



Messaggio di Gino il lunedì 26 ottobre 2015 alle 14:03   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 26 ottobre al 2 novembre 2015

Inchiostro depARTure: David Robbins - TV Family


 [Vedi la foto originale]
STAZIONE FERROVIARIA MERGELLINA
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Salita Della Grotta (80122)
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Eventi in corso nei dintorni

Il Madre esce dallo storico Palazzo Donnaregina di via Settembrini ed entra nel tessuto urbano con un’opera della sua collezione permanente: il video TV Family di David Robbins, che sarà esposto all’interno della stazione di Napoli Mergellina. Un’iniziativa realizzata nell’ambito del Festival d’Arte Contemporanea Inchiostro depARTure, ideato e sviluppato da Zoe Impresa Sociale, in collaborazione con il MADRE, Centostazioni SpA-Gruppo FS Italiane e Gruppo SAVE
biglietti: free admittance
vernissage: 26 ottobre 2015. ore 18
autori: David Robbins
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il lunedì 26 ottobre 2015 alle 14:04   -  forum administrator-  forum moderator
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26/10/2015

Verso

Palazzo Caracciolo, Napoli

Opere in dialogo visivo e concettuale con la suggestiva dimora storica. In mostra opere di Gianmarco Biele, Vincenzo D'Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito.


 

comunicato stampa

a cura di Mario Francesco Simeone

Art, do not disturb
Arte contemporanea a Palazzo Caracciolo Napoli - MGallery Collection

VERSO
di Gianmarco Biele, Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito

Secondo appuntamento per il ciclo Art, do not disturb, progetto espositivo dedicato all’arte contemporanea dell’Hotel Palazzo Caracciolo - MGallery Collection, che coinvolge giovani artisti e curatori, invitati a “pensare” e realizzare opere site-specific per l’antica residenza aristocratica di via Carbonara.

Dopo la personale di Giulio Delvè, anche questa volta la sfida è rappresentata dall’interpretare al meglio le peculiarità del luogo, attraverso opere in dialogo visivo e concettuale con la suggestiva dimora storica.

Lunedì, 26 ottobre 2015, alle ore 19.00, sarà inaugurata Verso, di Gianmarco Biele, Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito, a cura di Mario Francesco Simeone. L’esposizione comprenderà momenti complementari, articolati tra i diversi ambienti del Palazzo storico, valorizzando entrambi i chiostri.

Verso è un’installazione collettiva, nata da un processo di ricerca laboratoriale, condotto dal gruppo di giovani artisti, attraverso momenti condivisi di analisi delle specificità del luogo e di sperimentazione. La struttura sarà allestita nel chiostro/giardino e si configura come un ibrido tra elementi geometricamente puri e dispositivi tecnologici, composta da due grandi dischi sovrapposti con un’angolazione di 23°, pari all’inclinazione dell’asse terrestre, pannelli solari e led. L’opera descrive una rappresentazione visiva della relazione tra gli spazi dell’architettura e quelli del cielo, interpretando forme e concetti degli strumenti di misurazione della posizione dei corpi celesti, dall’astrolabio alla sfera armillare. L’installazione è stata realizzata con il supporto tecnico di Bunker Art Division. Il percorso espositivo si svilupperà, poi, nel chiostro grande con quattro opere individuali, come estensioni visive dell’installazione. La mostra sarà visitabile fino al 26 novembre.
Il progetto Art, do not disturb è un percorso nel contemporaneo che coinvolge un nucleo iniziale di curatori composto da Luciana Berti, Claudia Borrelli, Mario Francesco Simeone, Brunella Velardi, con il coordinamento scientifico di Angela Tecce, a cui si aggiungeranno ulteriori contributi di giovani critici che collaborano con realtà pubbliche e private attive sul territorio.

Reinterpretando l’antica vocazione della committenza, le opere degli autori, a conclusione di ciascuna mostra, andranno a far parte di una collezione permanente negli spazi di Palazzo Caracciolo. E’ in calendario un altro appuntamento entro la fine del 2015.
Notizie, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sulle pagine Facebook dedicate.

Gianmarco Biele (1992) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha esposto a Napoli Benevento, Avellino, Pesaro e Salerno. Vincenzo D’Argenio (1982) laureato in Scienze dello Spettacolo all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha intrapreso un percorso artistico indipendente. I suoi lavori sono esposti in Italia e all’estero: a Berlino, Lecce, Napoli, New York, Roma e Sidney.

Alessandra Donnarumma (1987) è specializzata in Grafica d’Arte ed è stata assistente alla cattedra di Stampa d’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue opere sono esposte in numerose gallerie, in Italia, a Napoli, Firenze, Urbino, Roma, Torino, Varese, Pistoia, Vicenza, Padova e all’estero in Francia, Svizzera, Spagna, Bulgaria, Pennsylvania.
Flaviano Esposito (1989) si è specializzato in Nuove Tecnologie dell’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Napoli e ha frequentato i laboratori di Username Art Agency, con il maestro Ninì Sgambati. Ha partecipato alla realizzazione di festival d’arte, come “Babel Cafè”, “Festival del Bacio”, “Santa Napoli”, e di installazioni di mapping e audio-visivi, tra le quali “OVO”, video-mapping alla Certosa di Padula (SA).

Inaugurazione lunedì 26 ottobre ore 19

Hotel Palazzo Caracciolo Napoli
Via Carbonara, 111/112 – 80139, Napoli
Orari: dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00
Ingresso libero



Messaggio di Gino il martedì 27 ottobre 2015 alle 08:19   -  forum administrator-  forum moderator
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27/10/2015

Ana Manso - Andre Romao

Galleria Umberto Di Marino, Napoli

La "Sirena" costituisce l'allegoria che, suadente e irresistibile, rievoca un modo di dialogare estraneo ad ogni criterio razionale, in un lavoro di corrispondenze tra i due artisti.


 

comunicato stampa

La Galleria Umberto Di Marino, è lieta di presentare, martedì 27 ottobre, un progetto speciale di Ana Manso e André Romão dal titolo Sirena.
Imbrigliato dalle squame di un pesce, il fascino della figura mitologica si esprime in una sensualità mai portata a compimento, ma prorompente dalla metà corpo umana, che sfugge agli abissi per affascinare i marinai con un canto incomprensibile e sublime allo stesso tempo.

La sirena costituisce l'allegoria che, suadente e irresistibile, rievoca un modo di dialogare estraneo ad ogni criterio razionale, in un lavoro di corrispondenze tra due artisti che mettono in comune un'attitudine più che una vera e propria direzione progettuale. L'indagine affonda tra le pieghe di ciò che è impossibile da raggiungere con il sapere, ma che può emergere solo dalla necessità di lasciarsi attraversare liberamente dal flusso dei pensieri e delle parole.

Sul ciglio del precipizio della ragione, laddove avviene il collasso del linguaggio, inizia una conversazione muta che si nutre del subconscio, in una fatale attrazione per il vuoto. Il nonsense, la gestualità automatica, il trionfo della dérive alimentano un potere creativo costituzionalmente e antropologicamente posto da sempre alle fondamenta dell'uomo e del suo essere sociale.

Ana Manso, a partire dal processo fortemente performativo che accompagna la genesi di tutti i suoi lavori, lascia tracce del suo passaggio in moti ondosi, che s'intrecciano con funi, legacci pronti a spezzarsi sotto la spinta primordiale dell'atto creativo. Il corpo si presagisce in sua assenza, l'artista diventa essa stessa sirena ammaliatrice per guidarci, attraverso labirinti di luce e colori, a sondare il mistero. Gli abissi della sua mente si schiudono mostrando forme ibride, figure oniriche provenienti da un altro mondo, lontano nel tempo, simile al brodo primigenio in cui si è formata la vita.
Dagli abissi vengono portate alla luce, contro i volumi plastici statuari dei corpi nudi, anche le conchiglie nelle foto di André Romão. Da sempre oggetto enigmatico, portatore di riferimenti sensuali per via delle sue spirali sinuose, immancabile in ogni collezione di mirabilia, ha assunto nel tempo significati iconografici trascendenti.

Un'indiana pellerossa del tutto posticcia fuma verso la telecamera, pronunciando un monologo dell'assurdo nel video. L'incipit prende le mosse dalla conferenza stampa in cui s'impone l'intervento di Gandalf Il Viola, rappresentante degli Indiani metropolitani, al fianco di un giovane D'Alema. Poi il flusso delle parole subisce un processo di iper-sensualizzazione che affascina, pur eludendo ogni significato compiuto, tanto da perderne il filo, interrotto sempre più incessantemente dai dettagli del Boxing ring sofa disegnato da Masanori Umeda per Memphis Milano (1984). L'ala creativa del Movimento del '77, che ha introdotto in Italia il freak, predicava la libertà da qualunque limite imposto dal corpo o dalla società: un'emancipazione partita da nuovi processi di creazione di un contesto sociale, in cui l'attacco al potere costituito passava innanzitutto dal sabotaggio dei codici linguistici e culturali tradizionali.
Così la sirena assume diverse forme estetiche, sociali, politiche, ma porta sempre con sé la carica rinnovatrice che segue al seducente abbandono al disorientamento.

Inaugurazione 27 ottobre ore 19

Galleria Umberto Di Marino
via Alabardieri, 1 Napoli
lun-sab 15-20 o su appuntamento
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 29 ottobre 2015 alle 08:19   -  forum administrator-  forum moderator
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29/10/2015

Vincenzo Aulitto

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

Il mare nel cielo. L'installazione (pittura,scultura e video) accompagna nell'incontro fra questi due importanti elementi della natura affrontati dall'artista in un dialogo onirico e fantasioso.


 

comunicato stampa

Il mare nel cielo è il titolo della nuova installazione, gia presentata con successo alla casina vanvitelliana del fusaro, dell' artista di pozzuoli Vincenzo Aulitto, impegnato da circa quarantanni in importanti operazioni artistiche in Italia e all'estero.

l'installazione (pittura,scultura e video) accompagna il nostro sguardo nell' incontro fra questi due importanti elementi della natura: l'acqua ed il cielo, elementi e temi che vengono affrontati dall'artista in un dialogo onirico e fantasioso: il cielo si riflette nel mare, il mare può riflettersi nel cielo... .L' opera principale, costituita da un telo circolare di circa 5 metri di diametro sospeso a tre metri di altezza reca tracce di alcune costellazioni marine ( pesci, cetus, delphin ) diventando all'occorrenza schermo su cui vengono proiettate immagini e brevi filmati di nuvole e fondali marini, espressioni della bellezza della natura, bellezza che però può trasformarsi in tragedia restituendo corpi inanimati di migranti, nuovi argonauti della storia recente, alla ricerca di un vello d'oro di dignità e comprensione.

Al centro della sala, appunto, una scultura raffigurante il vello d'oro poggiato su di una parabola nera, rimanda a Giasone e agli antichi viaggiatori del mediterraneo alla costante ricerca della guarigione e della fortuna. Sulle pareti opere su carta raffigurano cieli stellati attraversati da insoliti astronavi: segni grafici che ricordano conchiglie e resti biologici marini allusivi ad un discorso di continuità tra passato, presente e futuro. In una teca , calchi di cozze, contengono immagini dello spazio e dell'universo e sviluppano il concetto dell'l'infinita-mente piccolo, ricordando il noto testo di S. Hawking: L'universo in un guscio di noce.

Inaugurazione 29 ottobre ore 17,30 - 21,00

PAN Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra) Napoli
orari: 9,30 -19,30, dom 9,30-14; chiuso il martedì
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 30 ottobre 2015 alle 09:27   -  forum administrator-  forum moderator
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Baronissi (SA) - dal 31 ottobre al 6 dicembre 2015

Carte Vesuviane. Il laboratorio/le edizioni


 [Vedi la foto originale]
FRAC - CONVENTO FRANCESCANO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
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Via Convento (84081)
+39 089828210 , +39 089828252 (fax)
cultura@comune.baronissi.sa.it
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Eventi in corso nei dintorni

La mostra curata da Massimo Bignardi collaborato da Roberta Giuliani, documenta l’attività della stamperia e della casa editrice d’arte avviata da Vittorio Avella e da Antonio Sgambati nel 1978.
orario: lunedì - giovedì ore 9:00/12:30
lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/22:00
domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/20:00


(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 31 ottobre 2015. ore 18.30
catalogo: in galleria.
curatori: Massimo Bignardi
genere: arte contemporanea, collettiva


Messaggio di Gino il venerdì 30 ottobre 2015 alle 09:28   -  forum administrator-  forum moderator
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Benevento - dal 31 ottobre 2015 al 16 gennaio 2016

Julie Lansom - Glint Sputnik Collection

Julie Lansom | GLINT SPUTNIK COLLECTION, 2015
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SPAZIO SWING
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Via Arcivescovo Francesco Pacca 14/16 (82100)
+39 0824040900
info@spazioswing.it
www.spazioswing.it
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individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

Julie Lansom propone una nuova collezione di pezzi unici nata da un diverso connubio di colori e materiali. Le sue lampade si ispirano al primo satellite Sputnik nella forte tendenza alla geometrizzazione e ad un linearismo molto più semplice rispetto ai satelliti moderni.
orario: su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 31 ottobre 2015. dalle 11 alle 14
autori: Julie Lansom
genere: design, personale


Messaggio di Gino il venerdì 30 ottobre 2015 alle 09:28   -  forum administrator-  forum moderator
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Benevento - dal primo al 29 novembre 2015

Tredicidiciotto


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LA CASA DI SCHIELE
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Via San Gaetano 16 (82100)
+39 340055 1665
lacasadischiele@libero.it
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individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

Per Tredicidiciotto, artisti italiani e stranieri sono stati invitati a lasciarsi ispirare dal piccolo formato, 13 x 18 cm, la misura della stampa fotografica tradizionale e della cartolina per la corrispondenza
biglietti: free admittance
vernissage: 1 novembre 2015. ore 18
curatori: Mario Francesco Simeone
autori: Giovanni Alfano, Veridiana Altieri Cebotari, Elisa Anfuso, Illen Aria, Gianmarco Biele, Giuseppe Bombaci, Antonio Calabrese, Loredana Catania, Vito Chianca, Mary Cinque, FABIO DELLA RATTA, Luca Di Bernardo, Stefano Di Stasio, Paolo Dongu, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito, Stefania Fabrizi, Moira Franco, Roxy in the Box, Giovanna Lacedra, Selena Leardini, Andrea Lelario, Ugo Levita, Federico Lombardo, Ilaria Margutti, Constantin Migliorini, Italo Mustone, Francesco Paolicchi, Daria Petrilli, Eliana Petrizzi, Alfredo Pini, Carlo Alberto Rastelli, Mariarita Renatti, Lena Savic, Adrian Setterfield, Angela Smyth, Alan Stefanato, Silvia Trappa, Marie Van Praag, Igor Verrilli, Helena Wadsley
genere: arte contemporanea, collettiva
email: mariofrancesco.simeone@gmail.com


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